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Unesco: si continua a lavorare per la candidatura di Mozia e delle saline di Trapani, Paceco e Marsala

Su iniziativa del Libero Consorzio Comunale si è svolto nei giorni scorsi a Trapani un incontro inter-istituzionale (convocato dal commissario straordinario, Giuseppe Amato e coordinato dal dirigente dei Servizi di Promozione della Cultura e del Turismo Diego Maggio) finalizzato ad intese per la costituzione di un Comitato Promotore del Progetto di Candidatura per il riconoscimento quale sito Unesco dell’isola di Mozia e dell’Area vasta delle Saline di Trapani, Paceco e Marsala. La riunione ha visto intorno al tavolo di Palazzo Riccio, il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, quello di Paceco Biagio Martorana, l’assessore trapanese Cavarretta, il soprintendente ai Beni Culturali Paola Misuraca, Angela Accardi per la Soprintendenza del Mare, il direttore del Wwf Giordano, Giacomo D’Alì Staiti per il Consorzio Sale Marino, Antonio Purpura, docente di Economia del Turismo, nonché la Strada del Vino Erice Doc con il suo presidente Vincenzo Fazio e l’architetto Angela Savalli, partecipante al gruppo di studio ICCROM, organo consultivo Unesco. Questo evento coniuga il passato col futuro. Infatti, se da un lato fa seguito a due momenti geneticamente importanti dell’idea-Unesco (la riunione in aprile a Palermo presso l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e il workshop presso le Saline Infersa in ottobre), dall’altro ha visto mettere le basi per avviare il progetto di candidatura. I due incontri precedenti hanno fatto accertare la possibilità di puntare al riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità di uno fra i tanti siti di ciò meritevoli e ricompresi in questo territorio provinciale. L’obiettivo, ormai ampiamente condiviso, ha visto ribadire la volontà favorevole da tutte le amministrazioni, dalle Soprintendenze e dagli altri partecipanti. Il Libero Consorzio Comunale, compiendo il primo passo, ha dal canto suo dato prova di voler imprimere concretezza al percorso, stanziando anche proprie risorse che, se pur limitate, consentiranno di avviare il progetto. Analogo apporto è stato chiesto ai sindaci dei Comuni interessati, con l’auspicio di una condivisione in co-marketing dell’iniziativa, la cui riuscita dipende dalla unitarietà dei tre enti locali contigui. Il Comitato Promotore, composto dalle amministrazioni territoriali, sarà istituito con un accordo di collaborazione a cura del Libero Consorzio Comunale, mentre il coordinamento del progetto di candidatura vedrà la partnership della Fondazione Unesco-Sicilia che dovrà elaborare un dossier dotato della credibilità necessaria per essere inserito nella tentative list. A valere quale think-tank il Wwf, la Soprintendenza ai Beni Culturali, la Soprintendenza del Mare, l’associazione “Strada del Vino Erice Doc” e il Consorzio del Sale Marino costituiranno il Comitato Tecnico-Scientifico. Una siffatta “governance” si avvarrà di un Comitato Sostenitore (di cui potranno far parte associazioni culturali e ambientalistiche, clubs service e stakeholders), che garantirà il coinvolgimento delle comunità locali. Riprende così consistenza e viene anzi utilmente ampliata una antica idea – lanciata per Mozia già nel 2002 dall’avvocato Diego Maggio – la cui realizzazione potrebbe determinare uno sviluppo epocale dell’intero sistema economico in questo Occidente siciliano.

Maria Grazia Sessa

redazione

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