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Non c’è pace per il Natale trapanese. Salone, Brillante e Santangelo all’attacco dell’amministrazione per gli alberi donati ai commercianti

Anche le prossime festività natalizie stanno per trasformarsi in un nuovo terreno di scontro tra l’amministrazione Damiano e le opposizioni. Dopo le polemiche dello scorso anno, a proposito del “Villaggio fantastico di Natale”, quest’anno il dibattito politico si è già acceso a proposito degli alberi. Proseguendo con ordine: stamattina, la giunta ha inviato una nota agli organi di stampa in cui annunciava di aver cominciato a distribuire le piante donate dalla Forestale a tutti gli esercenti che ne hanno fatto richiesta. Al contempo, l’amministrazione ha comunicato che altri alberi sono stati depositati presso l’autoparco “a disposizione di chi volesse aderire all’iniziativa” e che altri quattro
sono stati installati davanti Palazzo D’Alì e Palazzo Cavarretta, Piazza Martiri D’Ungheria e Piazza Vittorio Emanuele. Nel giro di qualche ora, è arrivata la prima contestazione. E come lo scorso anno, è il consigliere comunale Francesco Salone ad ergersi a strenuo difensore del decoro natalizio. La sua nota, di fatto, mira a coprire di ridicolo l’iniziativa della giunta Damiano:

«L’amministrazione comunale di Trapani ha cominciato oggi a distribuire gli Alberi di Natale. In verità è anche

Salone, i commercianti e gli alberelli nataizi

difficile definirli tali. Sarebbe come definire balena una sardina, o molosso un chihuahua. Alberelli striminziti che meglio sarebbe stato lasciare a dimora per farli crescere ancora. Ramoscelli, piuttosto, potrebbero essere definiti; talmente fragili da far apparire un crimine addobbarli con luminarie, fiocchi e palline. Ed infatti molti commercianti, indignati, arrabbiati, tristemente divertiti, li hanno rifiutati restituendoli al mittente. Mesta e logica conclusione di un tentativo mal pensato, mal realizzato, mal riuscito. Mi chiedo se anche gli assessori della giunta, Michele Cavarretta, Piero Spina, Antonino Giglio, Francesco Briale, Giuseppe Licata, Loredana Mazzarella, condividono questa dilettantesca trovata del loro sindaco. In sovrapprezzo, trattandosi di alberi vivi, con tanto di apparato radicale, provenienti dai vivai della forestale, dopo la distribuzione dovranno anche essere restituiti, con tutto ciò che comporta dal punto di vista organizzativo una tale decisione. Ma non sarebbe stato meglio, a questo punto, plastica rappresentazione di questa giunta, alzare le braccia, arrendersi all’evidenza e liquidare tutto come facevano i capocomici delle compagnie di giro: “bambole non c’è una lira”».

A seguire, l’intervento – non meno duro – del segretario comunale del Pd Francesco Brillante:

“Come ogni anno siamo arrivati al periodo natalizio, e come ogni anno preciso come un orologio svizzero l’amministrazione Damiano ci offre delle grandi sorprese. Dopo due anni di nulla assoluto, infatti questa sindacatura ha dimostrato ai trapanesi che si può fare assolutamente di peggio che non fare: fare male, anzi malissimo. Ed è così che Damiano e la sua nuova “giunta salva poltrona”, supportata dagli 11 pavidi consiglieri “salva loro poltrona”, dimostrano che al peggio non c’è mai fine. “L’amministrazione donerà 100 alberi di natale” titolavano i giornali, ed invece pare che qualcuno al Comune di Trapani ce l’abbia a morte con gli alberi. Infatti dopo un selvaggio sterminio di tutti gli alberi presenti nello scorrimento veloce al cui non è seguita nemmeno una piantumazione, dopo la “mortale” capitozzatura degli alberi presenti al centro storico, adesso si distribuisce per Natale degli alberi che di albero di Natale non hanno proprio nulla, nemmeno una lontana sembianza, imparandone alcuni in blocchi di cemento esposti in bella vista in via Torre Arsa come fanno le tribù del Laos con le teste mozzate su pali di legno. In più si pretende che i cittadini di loro sponte “salvino” gli alberi che sono per la maggior parte dei casi men che rami senza chioma. In ultimo si vocifera che per la vigilia di Natale saranno pronte delle luminarie, e che se ne occuperà direttamente l’assessore Spina, che , tra l’altro, sembra abbia chiesto a tutti i consiglieri di mettere pro quota una somma che servirà direttamente per promuovere un progetto della sua Cives. Ottimo esempio di come fare propaganda elettorale con il Natale, e se vogliamo anche con le tasche degli altri. Da quando si è insediata la “giunta della salvezza” solo due atti sono apparsi prioritari: l’assessore Spina si è immediatamente fatto pulire l’uscio di casa (vedi la pulizia nelle mura che costeggiano la caserma Giannettino) e l’assessore Briale ha immediatamente avviato la disacerbatura nella (sola) zona di Xitta, con buona pace di tutte le altre zone della città che al momento non sono indispensabili per salvare la poltrona del Sindaco. Il 22 ottobre è stata persa una grande occasione per tutta Trapani. Trapanesi ricordatevelo, nel frattempo prendetevi questo “buon Natale“.

Sulla questione è intervenuto anche il Senatore del M5S Vincenzo Santangelo:  “Questi ramoscelli donati ai commercianti sono una offesa per Trapani  – afferma – rimango allibito per l’incapacità dimostrata da tutta la giunta comunale e del Sindaco Damiano in primis. Quanto accaduto è l’ennesima mortificazione subita dai Cittadini, forse sono convinti che i trapanesi siano fessi! Qualche settimana fa proprio il Sindaco Damiano davanti la villa Margherita quando venne consegnata la petizione con 2545 firme di cittadini trapanesi per la questione della videosorveglianza, aveva rassicurato i commercianti dicendo che a breve avrebbe trovato una soluzione per cercare di non far apparire Trapani spenta e senza addobbi a Natale. Anzi chiedeva una mano proprio ai commercianti affinché contribuissero con gli addobbi natalizi. Ma dopo quanto avvenuto ieri, con la consegna di questi modesti “ramoscelli”, che forse potrebbero servire al rimboschimento di Erice o alla sistemazione a verde di qualche area urbana di Trapani, mi chiedo se tutto questo è quello che merita Trapani ed i suoi cittadini. Non è sicuramente un bel biglietto da visita per nessuno specie per i turisti. Io da cittadino trapanese mi vergogno”.

Il confronto, è dunque iniziato. Fin qui, solo per vie dialettiche. Lo scorso anno, si passò anche a danneggiamenti ed atti vandalici che costrinsero l’Ente Luglio Musicale a spostare le installazioni del “Villaggio fantastico di Natale” (sfingi egizie e faraoni) da corso Vittorio Emanuele alla Villa Margherita.

redazione

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