Nel corso della audizione del presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione, Raffaele Cantone, tenutasi presso la Commissione regionale Antimafia il deputato regionale Girolamo Fazio ha posto l’accento sulla necessità di dare piena applicazione alla legge 241/90. Si tratta della norma che regola il procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi e che, secondo l’ex sindaco di Trapani, risulta ancora del tutto inapplicata. In particolare, per ciò che concerne le responsabilità in capo a dirigenti e quadri intermedi delle pubbliche amministrazioni: l’obbligo della comunicazione dell’avvio del procedimento, dei termini, l’indicazione del funzionario istruttore e tutta una serie di informazioni che avrebbero la funzione di rendere trasparente l’iter procedurale. Fazio ha posto in evidenza un’ulteriore contraddizione: “l’inosservanza della legge 241/90 comporterebbe sanzioni disciplinari nei confronti dei funzionari inadempienti ma, nel concreto, ciò non avviene e, addirittura molti dipendenti pubblici, nonostante la violazione degli obblighi della legge citata ricevono regolarmente premi di produttività e indennità varie come se nulla fosse”. “Ulteriori interventi con Legge 190/2012 “Anticorruzione” e con il Decreto legislativo 33/2013 – ha aggiunto Fazio – non hanno dato i risultati attesi”. L’ex sindaco trapanese ha concluso il suo intervento auspicando misure per la concreta applicazione delle norme citate. Cantone ha risposto che l’ Autorità Nazionale Anti Corruzione ha elaborato un testo che innova la 241/90 aumentando la trasparenza degli atti, rendendo più chiaro il lavoro delle amministrazioni e che grazie alle nuove tecnologie informatiche avrà una portata epocale, considerato che ora un cittadino con un semplice click può avere accesso a tutta una serie di informazioni che lo riguardano e che la Pubblica Amministrazione in qualche modo è obbligata a fornire. “Addirittura – ha aggiunto Cantone – laddove gli atti non sono tra quelli annoverati con obbligo di pubblicazione il cittadino ne può avere comunque subito copia, mentre la 241/90 ne limitava l’accesso solo a quanti ne avessero un interesse qualificato”. Tuttavia, per il deputato regionale Fazio, rimane aperta la questione della responsabilità dei dipendenti pubblici che risultassero inadempienti rispetto alle norme di trasparenza e a tal riguardo lo stesso ha evidenziato la necessità di prevedere più interventi sanzionatori nei loro confronti.