E poi dicono che i Consiglieri comunali sono lì solo per “scaldare le poltrone” (come diceva un nostro vecchio insegnate di scuola media riferendosi a quegli alunni che a suo avviso non capivano e non studiavano). E invece hanno lavorato tutta la notte. Il frutto di tanto impegno lo si vedrà nei prossimi mesi, quando saranno spesi i soldi che hanno impegnato nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche e soprattutto i soldi inseriti nel Bilancio di Previsione. Cosa si sono detti e cosa hanno fatto durante il pomeriggio di mercoledì e la successiva notte fino al giorno “fatto” di giovedì, ve lo raccontiamo nella pagina politica. Qui ci preme sottolineare un aspetto e formulare una richiesta-auspicio. L’abbiamo già scritto, ma vale la pena ripeterlo: si trattava del Bilancio di previsione per l’anno 2015. Si, avete ancora una volta capito bene: i Consiglieri comunali, su trasmissione della giunta, hanno esitato uno strumento di previsione di spesa per l’anno…che sta finendo. E’ vergognoso, inutile e dispendioso (anche come si è visto di energie fisiche) che si arrivi in dirittura d’arrivo e con una sorta di magia si voti in fase di previsione ciò che è già accaduto da mesi. E speriamo di esserci spiegati bene. La legge lo consente e quindi non è stato fatto nulla di illecito, ma eticamente poco ortodosso sì. L’Amministrazione che ha trasmesso l’atto con notevole ritardo ha dalla sua parte la scusante che si è insediata da pochi mesi, che le modalità di stesura del Bilancio sono cambiate, che fino all’ultimo non si sapeva a quanto ammontassero i trasferimenti dallo Stato e dalla Regione (abbondantemente decurtati per la spending review) e poi la vicenda dei mutui spalmati in trenta anni di cui vi abbiamo dato notizia dei giorni scorsi. Tutto legittimo. Ma adesso non ci sono più scuse. Il sindaco, che è persona seria e ha preso impegni da mesi in tal senso e altrettanto il suo vice che si occupa di Bilancio, dopo il meritato riposo notturno, dopo un fine settimana passato in famiglia, da lunedì si mettano al lavoro per il Bilancio di previsione per il 2016. Si chiama di previsione perché nei primi mesi dell’anno deve impostare il lavoro per tutto l’anno in corso. Altrimenti è il consuntivo, che è altra cosa. Noi aspettiamo e vigiliamo