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Scuolabus, esposto Sinalp a tutela dei lavoratori storici: “La società che oggi gestisce il servizio non ha assunto il personale utilizzato lo scorso anno come da legge”

Il Sinalp, la Confederazione sindacale che tutela i lavoratori storici degli scuolabus a Marsala, dopo le varie rimostranze nei confronti dell’Amministrazione e dell’Istituzionale Marsala Schola, passa ai fatti attraverso un esposto – recante le 23 firme di autisti ed assistenti – alla Procura, ai Carabinieri, all’Ispettorato del Lavoro e all’ANAC. Tutto parte dal già noto bando di gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico per l’anno in corso, bando che si è espletato il 14 settembre scorso. Ad aggiudicarsi l’appalto, è stata la GSM Global Services Mobility a. r. l. che, nell’istanza di partecipazione, al punto 13 – così come previsto nel bando – si impegnava “ad assumere prioritariamente, nella misura in cui avrà la necessità e nell’esercizio della propria autonomia organizzativa, il personale già utilizzato per l’espletamento del servizio scuolabus in favore dell’Istituzione dai precedenti appaltatori e ad applicare a favore dei dipendenti o dei soci lavoratori, in caso di società cooperativa, condizioni normative e trattamenti retributivi previdenziali ed assicurativi non inferiori a quelli previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento”. Ad oggi però, come ci riferisce il rappresentante sindacale Ignazio Parrinello, nessuno dei lavoratori che avevano prestato la loro attività a servizio della precedente società concessionaria nel periodo 2013/2015, ha ricevuto convocazione per l’assunzione lavorativa, nonostante l’avvio del servizio scuolabus. Servizio che, lo ricordiamo, doveva partire già a settembre ma per via del “buco” di oltre 7 milioni nelle casse comunali e dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale dell’aumento Tasi, il servizio scuolabus assieme a quello mensa è stato bloccato per poi essere riattivato senza poche polemiche, dal 3 novembre. La posizione dei lavoratori degli scuolabus è difficile, vivendo senza sapere cosa ne sarà del loro futuro, non percependo più neanche l’indennità di disoccupazione e avendo alle spalle famiglie da mantenere. Nell’esposto, il Sinalp cita, tra le leggi che tutelano il diritto del lavoratori ad essere riutilizzato, il CCNL, la clausola di protezione dei contratti nazionali, l’accordo del 3 luglio 2015 stipulato tra le principali sigle sindacali e la Regione Piemonte sul Trasporto Pubblico Locale, la sentenza della Cassazione, sezione del Lavoro, 12613/2007 che ribadisce: “sussiste per il lavoratore il diritto all’assunzione diretta da parte dell’impresa subentrante in caso di cessazione dell’appalto originario e nei casi di scadenza del contratto o risoluzione anticipata dello stesso”. “Chiediamo alle autorità competenti l’intervento – chiede il sindacato – stante l’illegittimo comportamento posto in essere dalla società aggiudicatrice della gara e l’omissione di vigilanza in cui è incorsa la Pubblica Amministrazione e per essa l’Istituzione Marsala Schola, appaltatrice del servizio”.

Claudia Marchetti

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Tags: lavoratori ScuolabusSinalp