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La battaglia delle Egadi “rivive” all’Ex Stabilimento Florio di Favignana

Il 20 e il 21 novembre un convegno e l’inaugurazione del nuovo allestimento museale

Mancano pochi giorni all’inaugurazione del nuovo allestimento museale permanente dedicato alla “Battaglia delle Egadi”, il conflitto, tra Romani e Cartaginesi, che il 10 marzo del 241 a.C. che sancì la conclusione della prima guerra punica.  L’iniziativa, voluta della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Trapani, è realizzata in occasione di un convegno di studi previsto nei giorni del 20 e 21 novembre 2015 all’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, al quale parteciperanno esperti e studiosi di fama internazionale. I presenti illustraranno le caratteristiche delle navi da guerra, le tecniche di combattimento in mare, gli elementi metallografici e strutturali dei rostri ritrovati nei fondali delle Egadi, partendo dal contesto storico e politico- economico in cui si svolse l’epica battaglia tra Romani e Cartaginesi.

Tanti i ritrovamenti archeologici che esposti: rostri, elmi, anfore e vasellame ritrovate nelle acque del Mediterraneo, che saranno impreziositi e valorizzati da un’esposizione museale, realizzata da ETT S.p.A., che si snoderà in due ambienti: una sala espositiva, di approfondimento scientifico, e un ambiente immersivo, la sala cinema 3D. Nel primo saranno in mostra gli oggetti accompagnati da filmati che ne spiegheranno storia, caratteristiche, funzioni e tecniche produttive. Nel secondo ambiente grandi proiezioni a parete faranno rivivere le emozioni della battaglia attraverso una sceneggiatura multimediale, che vedrà i protagonisti avvicendarsi in una serrata narrazione della dinamica degli eventi: citazioni di autori classici e moderni avvicineranno il visitatore alle tematiche del conflitto e del periodo attraverso la testimonianza degli osservatori e commentatori antichi e moderni. Il tutto sarà disponibile in lingua italiana e inglese. 

I preziosi reperti ospitati all’interno dell’ex Stabilimento Florio sono stati ritrovati grazie alle ricerche archeologiche subacquee effettuate con le moderne tecnologie iniziate più di dieci anni fa e che sono legate al nome dell’archeologo Sebastiano Tusa.
Scoperte straordinarie che hanno permesso di localizzare esattamente il sito, le acque al largo di Capo Grosso (Levanzo), in cui si combatté la più grande battaglia in mare per numero di partecipanti, circa 200 mila, tra Romani, guidati da Gaio Lutazio Catulo, e Cartaginesi, capeggiati da Annone, e che sancì la supremazia di Roma su Cartagine. Sono tornati alla luce autentici frammenti di storia antica: undici rostri di antiche navi da guerra, otto elmi bronzei, alcune anfore e reperti di uso comune. Le ricerche in mare presero il via nel 2005 dall’incontro tra la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e la RPM Nautical Foundation, una fondazione statunitense che ha messo a disposizione la nave Hercules, dotata delle più moderne strumentazioni per la ricerca subacquea. Insieme riuscirono così a localizzare il luogo dello scontro grazie al rinvenimento di rostri, elmi ed altri reperti pertinenti quella battaglia. Sono stati oltre cinquemila i punti di raccolta per un totale di 210 chilometri di mare scandagliato palmo a palmo e mappato.

Il progetto, della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Trapani, è finanziato nell’ambito del P.O. FESR 2007/2013, in collaborazione con la Soprintendenza del Mare e il Comune di Favignana- Isole Egadi. Responsabile scientifico dell’allestimento museale e del convegno è il professor Sebastiano Tusa, Soprintendente del mare.

 Per consultare il programma ed iscriversi: www.promopa.it.

Scarica il programma del convegno: [ddownload id=”44633″]

Audrey Vitale

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