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Sfiducia a Damiano. Salone: "vittoria dei tronisti"; Ruggirello: "false le accuse di Fazio"

Salone: “Damiano salvato da 11 consiglieri attaccati alla poltrona”; Ruggirello: “Fazio addebita al sottoscritto il fallimento della sua personale vendetta contro Damiano”

Fioccano  i commenti post voto di sfiducia a Damiano, che ha evitato la sfiducia per cinque voti. Dopo le critiche di Mimmo Fazio e le repliche del presidente del consiglio comunale Bianco, arrivano le dichiarazioni del consigliere Francesco Salone, promotore della mozione di sfiducia e quelle dell’onorevole Paolo Ruggirello – artefice – secondo Fazio – delle manovre politiche per far saltare la sfiducia a Damiano.

È stata la vittoria dei “tronisti” – commenta il consigliere Francesco Salone –  Damiano rimane al suo posto ma la città l’ha sfiduciato. E’ stato salvato da undici consiglieri attaccati al loro personalissimo trono, come le patelle agli scogli. Ciò che mi appare incredibile, però, è che questo pervicace attaccamento non è stato neppure motivato. A parte Passalacqua e Briale, che hanno avuto almeno il coraggio di sostenere l’insostenibile, non c’è stato tra gli undici un consigliere che, durante il dibattito, abbia avuto animo per argomentare e giustificare di fronte ai trapanesi il suo voto contro la mozione di sfiducia. Almeno il coraggio di affermare l’inverosimile: che questo sindaco ha ben operato. Per ascoltare Sveglia abbiamo dovuto attendere le dichiarazioni di voto e le sue strampalate considerazioni. Gli ricordo che se il sindaco è eletto dal popolo, lo sono anche i consiglieri e che la mozione di sfiducia è lo strumento di legge perché i consiglieri eletti restituiscano al corpo elettorale la possibilità di scegliere un altro sindaco. Questa “maggioranza” di “tronisti” credo sia degna rappresentanza di questo sindaco, incapace di cogliere il malcontento diffuso dei cittadini trapanesi, che pure è stato rappresentato nel corso del dibattito d’aula. Il più “tronista” di tutti s’è rivelato il presidente del Consiglio Giuseppe Bianco. La sua conduzione dei lavori d’aula è stata modesta e imbarazzante, a tratti vergognosa, come del resto lo è stata in tutta la consiliatura. Dal canto mio, insieme agli amici del gruppo dei “Ricostruttori”, continuerò il mio lavoro di consigliere d’opposizione, convinto come sono che la maggioranza della città ha, in cuor suo, ormai deciso. Damiano non è stato sfiduciato dai numeri del consiglio comunale, ma certamente è sfiduciato, insieme a coloro che oggi lo sostengono, dalla maggioranza dei cittadini trapanesi“.

Alcuni personaggi non demordono ad un destino segnato e pensano di poter continuare a fare politica con le parole, con le accuse e con le menzogne – sostiene invece il parlamentare regionale Paolo Ruggirello in riferimento agli attacchi ricevuti dal collega Mimmo Fazio Quanto riferito dall’onorevole Fazio nel comunicato stampa di ieri è privo di reale contenuto, a tratti surreale e pieno di fantasia, probabilmente dettato dall’amarezza di aver subito l’ennesima sconfitta politica. Fazio addebita al sottoscritto il fallimento della sua personale “vendetta” contro Damiano, suo acerrimo nemico all’indomani dell’insediamento allorquando ricevette un “no” secco alla vice sindacatura. La mozione di sfiducia è stata presentata con la consapevolezza di non avere i numeri necessari per la sua approvazione. Si è trattato dell’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini, dal momento che gli stessi firmatari non hanno dato seguito al voto. Eppure l’onorevole Fazio, nel suo commento a caldo, non fa alcun cenno a queste persone. Perché non parla di chi ha firmato la mozione e poi si è tirato indietro al momento del voto? Cosa non gli permette di attaccare chi ha cambiato opinione nella fase decisiva del voto? Con veemenza, però, si è rivolto a chi, sin da subito, ha esternato contrarietà alla proposta di sfiducia poiché appariva come una semplice “ammucchiata”, priva di progetti politici seri e a lungo termine. A Trapani, il gruppo che mi è stato vicino è composto da persone serie e capaci di ragionare con la loro testa e che non si lasciano condizionare o manipolare ma che hanno agito coscientemente per il bene della città, che non avrebbe avuto alcun vantaggio da un commissariamento. Contesto l’esistenza di qualsiasi incontro avvenuto tra me e l’onorevole Fazio nei giorni scorsi. Le sue idee sono confuse e tendenziosamente manipola fatti mai esistiti per uscire a testa alta dalla clamorosa bocciatura di una proposta che altro non era se non un tentativo di tornare alla ribalta politica. Allo stesso modo, è fallimentare il tentativo di screditare la mia persona usando termini che non mi appartengono. Quale tipo di “garanzie” avrei potuto richiedere ad una figura politica, qual è l’onorevole Fazio, debole ed isolata? Forse è lui abituato a ricevere “garanzie” tendenti a salvaguardare la sua attività politica altrove. Fazio dovrebbe fare i conti con la sua coscienza per capire quanto lui stesso sia la causa della sofferenza della città, a cui ha proposto il Sindaco, suo successore, lasciandogli una condizione drammatica delle casse comunali nonché gli effetti delle sue dimenticanze nei confronti delle periferie, dei servizi essenziali, delle strutture abbandonate. Se il senso di responsabilità gli appartenesse, l’onorevole Fazio dovrebbe dignitosamente dimettersi dal ruolo di consigliere comunale”. 

redazione

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