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"Trapani è viva" una petizione popolare a favore della sfiducia a Damiano

Un uomo che si lava nella fontana dell’ex Piazza Mercato del Pesce, uno dei luoghi più belli del centro storico di Trapani, con questa immagine, simbolo dell’abbandono e della decadenza della città, viene rappresentata la petizione popolare sul sito change.org promossa da alcuni cittadini del trapanese per fare pressione sui consiglieri comunali affinchè, il 22 ottobre, votino la sfiducia all’amministrazione Damiano.

Il progetto politico del sindaco di Trapani, il meno amato d’Italia, Vito Damiano, e quello della sua Giunta, ha fallito – si legge nel testo della petizione, sottoscritta al momento da quasi 100 sostenitori – Noi cittadini in questi anni abbiamo atteso invano un rilancio della città ritrovandoci invece con un’amministrazione lontana dai cittadini e dalle sue esigenze, ostile alle politiche di progettazione partecipata e deliberazione dal basso con il coinvolgimento degli abitanti. La città di Trapani e il suo Centro Storico é priva di pianificazione e di strategie comunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali. Numerosi edifici storici del patrimonio comunale sono lasciati alla loro sorte senza un progetto di recupero e di rigenerazione (Casina delle Palme, Mercato del pesce, Lazzaretto, Palazzo Lucatelli, ex Macello, Torre dell’Osservatorio astronomico, Complesso San Domenico, ecc.), chiusi, sbarrati, inaccessibili, abbandonati, negati, morti!  Trapani é una città trascinata in fondo a tutte le classifiche ufficiali sulla qualità della vita, una città senza un Teatro, una città senza Università. Inesistenti le strategie sul turismo, sulle politiche ambientali e gestione dei rifiuti, sulla cura del verde pubblico, sulla mobilità sostenibile, il lavoro, le politiche giovanili e la sicurezza.  Una città di pensionati da dove i giovani fuggono. Una città nella quale è difficile vivere, ma nella quale è ancora più difficile morire, vista la grave situazione in cui versa il cimitero cittadino. I giardini pubblici restano chiusi e negati alle mamme e ai bambini e i quartieri periferici si trovano in un allarmante stato di degrado e abbandono con piazze e luoghi pubblici sempre più nel mirino del vandalismo, dovuto alla prolungata incuria. La mancanza di una progettualità più ampia che andasse oltre una sorta di “eterno presente”, ha contribuito ad alimentare un senso collettivo di totale abbandono.
Dopo quasi tre anni di anonima e inefficiente amministrazione silente anche sui temi del contrasto alla mafia, la città di Trapani oggi chiede un forte segno di cambiamento.
Noi Cittadini, firmatari di questa mozione di sfiducia popolare, chiediamo a voi Consiglieri un grande atto di responsabilità nello sfiduciare senza alcun indugio il Sindaco Damiano e la sua Giunta”.
I sostenitori della petizione, inoltre, invitano i cittadini (trapanesi e non) a riunirsi giovedì 22 ottobre alle ore 16.00 davanti Palazzo D’Alì sede del Comune di Trapani (di fronte la Posta centrale) per procedere in corteo verso Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio Comunale, per seguire i lavori d’aula sulla sfiducia. Sarà inoltre allestito un banchetto per poter firmare la mozione di sfiducia popolare.

redazione

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