L’autunno caldo della politica marsalese passa anche dalle scelte che il Consiglio comunale è chiamato a fare dopo la bocciatura della delibera sulla Tasi. La decisione del sindaco e della giunta di rinunciare alle indennità di mandato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre fa sì che adesso l’attenzione dell’opinione pubblica si sposti proprio sulle mosse dell’assemblea di Sala delle Lapidi.
Il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano non nasconde la propria irritazione per i fatti degli ultimi giorni: “Hanno detto che i servizi sono stati sospesi per colpa del Consiglio comunale e questa cosa è inaccettabile. Non permetto a nessuno di attaccare il massimo consesso civico, come non l’ho permesso a Giulia Adamo. E poi non capisco perché il problema è sempre la nostra indennità e non i premi produzione dei dirigenti o le missioni degli assessori”.
Neanche la proposta lanciata nei giorni scorsi da Daniele Nuccio a proposito del dimezzamento dell’indennità per i consiglieri trova d’accordo Sturiano: “Se vuole può dimezzare la sua indennità”. E poi l’annuncio: “Stiamo preparando una proposta unitaria in rappresentanza dell’intero Consiglio. Costituiremo un fondo per interventi utili alla città, soprattutto per quanto riguarda il sociale. La politica non si fa attraverso Facebook, scelte di questo tipo vanno concordate. Se poi non siamo in grado di governare andiamo tutti a casa e ci affidiamo a un commissario”.
Rispetto alla decisione del sindaco e della giunta, Sturiano chiarisce: “Spero che domani domani mattina faranno ripartire i servizi sospesi. E mi auguro che la rinuncia all’indennità per i prossimi tre mesi non si traduca anche nella rinuncia degli assessori a mettersi in aspettativa com’era stato fatto dopo l’insediamento in modo da dedicarsi interamente alla città. Sarebbe un danno per il Comune. E non è possibile che si ceda al populismo a discapito del buon governo”.
Infine, la presa d’atto che i tempi sono difficili e che amministrare è diventato più complicato rispetto al passato: “Ed è per questo – chiosa Sturiano – che in campagna elettorale molti professionisti che avevamo contattato per una candidatura ci hanno detto di no”.
Questo, naturalmente, prima che la sua componente politica finisse all’interno dell’alleanza che sosteneva la candidatura di Alberto Di Girolamo.