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Operazione congiunta tra forze di Polizia a Marsala

Nella giornata di mercoledì 30 settembre, si è svolta a Marsala un’operazione congiunta di controllo del territorio che ha visto il coinvolgimento di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia Municipale. Il bilancio è di due arresti, due denunce, circa 100 persone controllate, di cui 30 sottoposte ad obblighi e prescrizioni da parte dell’Autorità Giudiziaria, 50 veicoli controllati, elevando 25 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada per un importo totale di circa 8000 euro. In particolare, personale del Commissariato di P.S. di Marsala, su disposizione della Procura Generale della Repubblica di Palermo, ha tratto in arresto BUA Giovanni, classe 44’, dovendo lo stesso espiare la pena residua di 1 mese e 20 giorni di reclusione per il reato di omesso versamento delle ritenute INPS. L’altra persona arrestata, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala è PERAINO Antonino, classe 51’ Marsala, il quale deve scontare una pena di 7 mesi di reclusione per lesioni personali aggravate. Due i denunciati: CASCIOLA Giovanni, classe 87’, sorpreso a rubare all’interno di un esercizio commerciale del Centro storico, e VINCI Maria Caterina, la quale gestiva un centro scommesse on-line senza la necessaria licenza del Questore.  Nell’ambito del Controllo integrato del Territorio, inoltre, la Polizia Municipale, ha svolto attività mirate a migliorare e ripristinare la vivibilità urbana, procedendo alla bonifica di due aree degradate su suolo pubblico, per le quali si è proceduto alla rimozione di rifiuti solidi urbani ivi abbandonati. La guardia di Finanza, invece, ha effettuato numerosi controlli su merci viaggianti, identificando circa 10 persone e controllando altrettanti veicoli ed elevando 4 processi verbali di constatazione in materia di documenti di trasporto. Personale della Guardia Costiera, nel contesto dei controlli congiunti esperiti ha, inoltre, sequestrato  circa 100 kg di prodotti ittici, elevando a carico dei venditori, contravvenzioni per circa 5000 euro, per violazione della normativa sulla tracciabilità della provenienza del pescato, che, a tutela della salute dei consumatori, è stato destinato alla distruzione.

redazione

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