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Trapani: una Messa per ricordare il giudice Giacomelli, ucciso dalla mafia 27 anni fa

Ricorre oggi il 27° anniversario dalla morte del giudice trapanese Alberto Giacomelli, ucciso dalla mafia il 14 settembre del 1988 a 69 anni. Presidente di Sezione del Tribunale di Trapani dal 1971 al 1987, nell’85 Giacomelli firmò il provvedimento di confisca di un’abitazione di Gaetano Riina, fratello del capo di Cosa Nostra, in applicazione della legge Rognoni – La Torre. Quest’episodio risultò decisivo nella decisione della criminalità organizzata di ucciderlo. L’assassinio avvenne quando Giacomelli era già andato in pensione da un anno, circostanza alquanto singolare negli omicidi di mafia. I Carabinieri di Trapani trovarono il suo corpo senza vita alle 8 del mattino del 14 settembre 1988 a Locogrande, dietro l’autovettura di sua proprietà. Sul cadavere un colpo di arma da fuoco alla testa ed un altro all’addome. Un primo processo celebrato innanzi la Corte d’Assise di Trapani portò alla momentanea condanna di alcuni soggetti ritenuti gli esecutori dell’eccidio. Detti soggetti furono poi assolti in grado d’appello. Negli anni successivi, complici le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si giunse alla condanna di Totò Riina, considerato mandante dell’omicidio.

I familiari ricorderanno Alberto Giacomelli questa sera con una Messa che si terrà a partire della 19 presso il Santuario della Madonna di Trapani di via Pepoli. Sarà presente anche il presidio locale di Libera.

redazione

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