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Cosa insegniamo ai nostri bambini?

Insegniamo loro ad amare tutti i loro simili come fratelli, mentre noi adulti abbiamo parole di disprezzo e intolleranza per tutti? Insegniamo loro a non avere pregiudizi razziali, mentre noi ci arroghiamo il diritto di averli? Insegniamo a non disprezzare le persone di colore, mentre noi le disprezziamo e le allontaniamo come appestate? Insegniamo loro a ritenersi “cittadini del mondo”, a non avere confini e limiti territoriali, mentre noi blindiamo le nostre case e delimitiamo i nostri territori con muraglie e fili spinati? Insegniamo ad essere generosi e solidali e a dividere con i loro compagni anche le merende, mentre noi  non offriamo ai nostri simili neppure un pezzo di pane? Insegniamo forse ai nostri figli che ciò che ci appartiene è “nostro” e che lo è anche quello che appartiene agli altri, oppure siamo così ipocriti da dire loro che niente ci appartiene e che tutto è un dono di Dio? Insegniamo forse che la violenza e l’odio non debbano essere alimentati perché conducono ai conflitti e alle guerre, mentre nelle nostre famiglie si perpetua la violenza più cruda sui bambini e sulle donne? Insegniamo che si deve perseguire la pace, che si deve avere un riguardo importante per la costruzione del bene comune, mentre maliziosamente e coscientemente noi adulti perseguiamo la malvagità, l’arroganza e il malaffare? Insegniamo ad essere attenti all’ambiente, al rispetto di ogni essere vivente, a non distruggere l’equilibrio ecologico, a non inquinare, mentre noi adulti lasciamo le nostre cicche per strada e i nostri rifiuti ovunque? Insegniamo tutto questo ai nostri figli? Bene! E allora perché noi non ci comportiamo di conseguenza mettendo in pratica questi stessi insegnamenti e non diamo loro l’esempio tangibile di come dovranno comportarsi? Se invece continuiamo ad essere così irresponsabili, intolleranti, violenti e malvagi, come siamo oggi, pensiamo che i nostri figli potranno essere diversi da noi? Come potranno costruirsi un mondo migliore?

Pina Giacalone Teresi

Claudia Marchetti

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