Il Ministero della giustizia ha deciso la chiusura della sezione “Tirreno” della casa circondariale di Trapani, dove erano rinchiusi oltre 50 detenuti per reati a sfondo sessuale. Soddisfazione da parte della Uilpa che, in seguito ad un sopralluogo effettuato a fine aprile, aveva denunciato la difficile situazione strutturale dei posti di lavoro e dei luoghi di detenzione. “Dire che manca l’aria da respirare è riferirsi ad una verità appena accennata – avevano affermato mesi fa – mancano le minime e basilari condizioni di salubrità e di igiene. Le docce sono insufficienti a soddisfare i bisogni e presentano evidenti criticità dal punto di vista igienico-sanitario”.
“La detenzione non deve essere umana solo per i detenuti ma anche i luoghi di lavoro devono avere la stessa connotazione – è il commento di Gioacchino Veneziano Segretario Regionale della UIL Penitenziari della Sicilia.
La UILPA aveva dettagliatamente relazionato la situazione ai vertici del Ministero della Giustizia con 40 foto che certificavano “l’indegna situazione strutturale dei posti di lavoro e dei luoghi di detenzione“. A seguire senatori trapanesi Santangelo dei 5 Stelle e Orrù del PD avevano avviato delle interrogazioni parlamentari.
Subito dopo l’Amministrazione ha inviato i propri tecnici che hanno dovuto prendere atto che la denuncia della UIL non solo era veritiera ma propedeutica alla salvaguardia degli operatori di Polizia Penitenziaria che dei detenuti ristretti.
“Ora speriamo – conclude la UILPA Penitenziari – che nel quadro degli interventi richiesti si possa mettere mano anche per rimodernare completamente i mezzi del Corpo di Polizia Penitenziaria del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, non nascondendo la gratificazione raggiunta a tutela la sicurezza e della salute dei poliziotti penitenziari trapanesi”.