Il pubblico ministero aveva invece invocato l’assoluzione per tutti gli imputati dal reato di rissa e condanne per reati minori
Il giudice monocratico Torre ha condannato per il reato di rissa sei dei sette imputati processo scaturito dalla faida tra le famiglie Papa e Gentile. Queste le condanne: per Francesco Papa, un anno, due mesi e 15 giorni di reclusione; per Vincenzo Papa otto mesi, per Alessandro Papa sei mesi; per Gaspare Papa sette mesi; per Giuseppe Gentile sette mesi e 15 giorni, per Angelo Massimo Gentile sette mesi. Tutte le pene sono sospese tranne quella inflitta a Francesco Papa. Assolto “per non aver commesso il fatto” Antonio Gentile. Invece, in sede di requisitoria il pubblico ministero aveva invocato l’assoluzione per tutti gli imputati dal reato di rissa e condanne per reati minori. Si è concluso così il processo connesso ad un grave fatto di cronaca che ancora è vivido nella memoria dei Marsalesi, l’omicidio di Gaspare Gentile, deceduto l’1 giugno 2008 perché raggiunto da un colpo di pistola alla nuca. Per questo è stato condannato, in via definitiva, Francesco Papa, 31 anni, di Marsala. Ma prima del tragico epilogo ci fu una violenta lite tra le famiglie Papa e Gentile, connessa all’acquisto di un terreno. E per queste altre vicende è stato celebrato questo processo innanzi al giudice monocratico Torre che ha anche disposto l’obbligo risarcitorio, da liquidarsi in sede civile, per i Papa, nei confronti dei Gentile. I Papa sono stati assistiti dall’avvocato Biondo, i Gentile da Carlo Ferracane.