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Avrebbe chiuso la moglie per un giorno in casa per paura che fuggisse con un altro: prima udienza preliminare per un poliziotto

Nell’indagine della sezione di pg della GdF sono state coinvolte altre cinque persone. Ieri le due persone offese si sono costituite parti civili

Innanzi al GUP del Tribunale di Marsala si è tenuta la prima udienza del procedimento a carico di un poliziotto che vive a Marsala, L. N., 41 anni, dei suoi ex suoceri e di altre tre persone. L’uomo è indagato insieme ad altre cinque persone, tra i quali altri due poliziotti in quanto la Procura di Marsala ha ipotizzato, a loro carico, a vario titolo, i reati di sequestro di persona, estorsione, ingiurie e lesioni. Le indagini sono state effettuate dalla sezione di pg della Guardia di Finanza presso la Procura diretta da Alberto Di Pisa. Tutto sarebbe scaturito dal fatto che il poliziotto 41enne avrebbe scoperto che la moglie lo tradiva e la avrebbe costretta ad andare dal notaio per cedergli la sua quota di proprietà dell’abitazione familiare e poi, con i genitori di lei, la avrebbe chiusa a chiave in casa, per circa 24 ore, per paura che se ne andasse con l’altro uomo. Il poliziotto – difeso dall’avvocato Edoardo Alagna – è accusato anche di percosse alla moglie di 37 anni e ingiurie all’ “altro uomo”. Indagati sono anche i genitori della moglie: G.B.I., di 70 anni, e A.R., di 64 (difesi dall’avvocato Baldanza), che in concorso con L. N., secondo la Procura, sarebbero responsabili di sequestro di persona ed estorsione. Per quest’ultimo reato è indagato anche G.D.G., di 55 anni, che sarebbe responsabile anche di lesioni personali (in danno dell’amante della 37enne, insieme con i genitori della donna. Il presunto amante apre sia stato, infatti, picchiato in una via del centro di Marsala, riportando lesioni al volto e alla cervicale giudicate guaribili in un mese. Sempre per lesioni, infine, sono indagati altri due poliziotti F.G., di 43 anni, e N.G., di 24 (assistiti da Stefano Pellegrino), che L.N. avrebbe chiamato quando sorprese la moglie e l’altro uomo per strada. I due, secondo l’accusa, non sarebbero intervenuti quando G.B.I., A.R. e G.D.G. avrebbero picchiato l’amante della moglie di L.N. Per liberare la donna chiusa in casa per circa 24 ore sono intervenuti i militari della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala. La 37enne infatti, pur essendo stata privata del telefonino, ne aveva  nascosto in casa un altro col quale è riuscita a inviare sms a due amiche. Durante la prima udienza le due persone offese, T.I., di 37 anni e I. V. si sono costituiti parte civile e sono assistiti dall’avvocato Fabio Spanò. Per gli indagati la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ma i difensori hanno chiesto che vengano interrogati innanzi al GUP. La prossima udienza si terrà il 20 luglio.

Chiara Putaggio

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