È stato ascoltato il maresciallo Sorriso della Guardia di Finanza ieri, innanzi al giudice monocratico Sara Quittino, nel processo a carico di tre persone: Francesco Curatolo, Giuseppe Gaglianello e Gianluca Caputo, difesi, rispettivamente, dagli avvocati: Stefano Pellegrino, Carlo Ferracane e Anna Palmeri. Il processo scaturisce dall’indagine della Compagnia della Guardia di Finanza all’epoca diretta dal capitano Roberto Lupo effettuata nel 2013. All’epoca fu eseguito un provvedimento di sequestro di quote societarie, beni mobili tra cui auto, nei confronti dell’imprenditore Francesco Curatolo ed altri indagati per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, occultamento di scritture contabili obbligatorie, omessi versamenti di ritenute e appropriazione indebita aggravata ai danni della cooperativa Sky One. Secondo gli investigatori sarebbero state create cooperative “fantasma”, nel senso che pur avendo sede legale dichiarata a Marsala o in provincia di Trapani la sede sarebbe stata fittizia. Si tratta di imprese operanti nel settore dei servizi di logistica alle imprese, che, secondo i finanzieri avrebbero posto in essere un sistema finalizzato all’evasione fiscale e contributiva. Secondo la Procura in alcuni casi la documentazione contabile sarebbe stata occultata o distrutta e non sarebbe stato effettuato alcun versamento d’imposta né tantomeno delle ritenute d’acconto operate ai dipendenti e, in alcuni casi, omessa la presentazione delle dichiarazioni annuali. Secondo gli investigatori l’evasione dell’imposta sul valore aggiunto ammontava a 1.595.351,56 euro, l’omesso versamento di ritenute operate a 508.642,00 euro, da qui l’indebita appropriazione di somme dai conti correnti della Sky One. Di opposta opinione l’avvocato difensore Stefano Pellegrino: “Le aziende erano reali, l’unico comportamento non corretto riguarda l’omessa o ritardata dichiarazione iva”. Il processo è stato rinviato al 19 ottobre.