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Prime grane per Di Girolamo: Sturiano non si dimette da assessore

Il tormentone “nuovo assessore e deleghe” si arricchisce di un nuovo capitolo. Nei giorni scorsi con l’elezione di Enzo Sturiano a presidente del Consiglio comunale, sembrava che l’ultimo tassello della vicenda fosse stato collocato al suo posto. Sturiano nominato assessore in un primo momento da Alberto Di Girolamo, lascia la carica perché eletto a capo del Massimo Consesso Civico, il sindaco nomina un sostituto di Sturiano e attribuisce, a lui e altri altri assessori, le deleghe di competenza settoriale. Tutta l’attenzione sembrava concentrata sui criteri che avrebbe adottato Di Girolamo per scegliere il nuovo collaboratore di Giunta. Si erano fatti anche alcuni nomi, e comunque la scelta appariva imminente. Nella riunione del Consiglio comunale tenutasi mercoledì scorso sembrava che da un momento all’altro il sindaco (che peraltro era assente ai lavori d’Aula) dovesse arrivare con il nuovo assessore e comunicare ai componenti l’assemblea di Sala delle Lapidi, la divisione delle deleghe. Ci era sembrata una soluzione un po’ troppo “teatrale”, ma comunque eravamo convinti che nel giro di pochissimo tempo avremmo avuto la soluzione di quello che è diventato un vero e proprio rebus. Invece già nella tarda serata di ieri è cominciata a circolare una voce che se confermata in tutte le sue sfaccettature, rischia di creare il primo vero problema serio alla maggioranza e allo stesso sindaco. Il presidente Sturiano non sembra intenzionato a rassegnare le dimissioni da assessore. In pratica rimarrebbe nella titolarità di entrambe la cariche: componente della Giunta e presidente del Consiglio. “Farei risparmiare un po’ di soldi alle casse comunali”, ironizza Sturiano, che percepirebbe solo un’indennità per due incarichi (tre, se consideriamo anche quello di consigliere). Prima ancora di capire che conseguenze di natura politica avrà la decisione di Sturiano abbiamo cercato di capire se tra le due cariche esiste una sorta di incompatibilità. Ci siamo avvalsi della preziosa consulenza del segretario generale del comune, Bernardo Triolo. Il dirigente ci ha spiegato che tra le tre cariche non esiste di fatto alcuna incompatibilità. Del resto fino alla riforma che ha portato alla elezione diretta del sindaco, a presiedere l’assemblea dei consiglieri era proprio il primo cittadino. E nel resto dell’Italia è ancora così per i Comuni sotto i 15 mila abitanti. In Sicilia il legislatore ha modificato la legge dando la possibilità del doppio incarico, consigliere-assessore, quindi non sussiste alcuna incompatibilità tra le due cariche e di conseguenza anche con gli incarichi che un consigliere può avere in virtù della sua carica. Nel frattempo, Sturiano attende nelle prossime ore dai capigruppo la lista dei componenti delle 7 commissioni consiliari. Dietro l’angolo c’è l’approvazione del bilancio di previsione e degli atti propedeutici, che – salvo proroghe – dovranno essere esitati entro il 30 luglio. E proprio quest’ulteriore indizio lascia pensare che, al di là dei tatticismi, l’attribuzione delle deleghe avverrà molto presto.

Gaspare De Blasi

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Tags: Enzo Sturiano