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Ritardi nell’approvazione dei Piani di Zona nei comuni siciliani. Fazio: “Finanziamenti fermi da anni e servizi sospesi”

Il deputato regionale Mimmo Fazio ha presentato un’interrogazione sui ritardi nella approvazione dei Piani di Zona nei comuni siciliani.

A Trapani il piano di zona assicurava, tra gli altri servizi, il trasporto dei malati oncologici presso gli ospedali forniti dei reparti specializzati nelle cure dei tumori; oppure l’assistenza a tossicodipendenti, alcolisti e le terapie e pratiche di prevenzione loro dedicate. Quasi impossibile elencare tutti i servizi che sono fermi nei comuni siciliani a causa della mancata approvazione dei piani di zona.

Dei 55 previsti in Sicilia solo 15 risultano approvati. Gli altri quaranta sono in lista di attesa che la commissione preposta li esamini. «Se si dovesse andare avanti con questo ritmo, di un piano ogni tre mesi, probabilmente tra dieci anni vedremo completato un lavoro che doveva vedere la luce almeno lo scorso anno», ha commentato il deputato regionale.

Nell’atto ispettivo, che ripercorre l’iter che dovrebbe condurre alla approvazione dei singoli piani di zona, Fazio sottolinea che i fondi sono già disponibili dal dicembre 2013 e ripartiti per ciascun Piano di Zona con determina del Direttore generale dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. «Trovo inconcepibile – dice Fazio – che ancora non si attivino servizi, che sono essenziali per i cittadini siciliani, a causa dei ritardi, le cui ragioni non sono note, non sono mai state spiegate né chiarite dall’assessore ai numerosi operatori del terzo settore che chiedono conto e ragione».

Dai Piani di Zona dipendono servizi di assistenza quali: il trasporto di malati oncologici dai territori privi di ospedali dotati di reparti oncologici ai nosocomi attrezzati; le borse lavoro per persone in stato di disagio sociale ed economico; i voucher per l’assistenza integrata domiciliare agli anziani; i voucher per il trasporto di portatori di handicap per e dai luoghi di terapia; i voucher famiglia per l’acquisto di generi prima necessità attraverso gli uffici di solidarietà sociale dei Comuni; i voucher casa per il sostegno alle spese di affitto delle famiglie in stato di indigenza e di difficoltà economica, o sottoposte a sfratto; le attività dei centri polifunzionali di prevenzione e assistenza alle dipendenze da droghe, alcol, ludopatia; i centri aggregazione giovanile contro i fenomeni di dispersione scolastica.

«Si tratta di servizi che spesso vengono ancora assicurati dalla caparbia azione di volontari ed operatori – ricorda il deputato Fazio –, ma va detto con chiarezza che l’assenza dei piani di zona ha messo in crisi cooperative sociali, organizzazioni onlus, associazioni di volontariato ed in generale enti ed organismi che operano nel terzo settore costretti a sospendere le attività, licenziare personale oppure ad indebitarsi per continuare nei servizi in precedenza assicurati».

Il capogruppo del Gruppo Misto chiede nell’atto ispettivo all’Assessore della della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro “se non ritenga di dover attivare procedure di controllo interne per capire le ragioni dei ritardi” e, soprattutto, “se non ritenga di dover attivare procedure per accelerare l’approvazione dei piani di zona, ricorrendo, se del caso, anche alla nomina di una o più commissioni che affianchino quella già operativa ma, alla luce dei fatti, ampiamente insufficiente”.

Audrey Vitale

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