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Conclusa l’Assemblea Diocesana. Fragnelli: “è l’anno del costruire e abitare la Chiesa”

Si è concluso sabato sera, con l’assemblea diocesana presso la Chiesa del Collegio ad Alcamo, il percorso di ascolto e programmazione della Diocesi di Trapani. Dopo la presentazione delle sintesi dei lavori di gruppo che si erano tenuti tra venerdì e sabato presso il Seminario Vescovile, è stato il vescovo Pietro Maria Fragnelli a tracciare alcune linee e ad indicare alcuni percorsi possibili a partire  dai grandi eventi che la Chiesa vivrà nei prossimi mesi: il Sinodo sulla famiglia, il convegno nazionale di Firenze e l’Anno Santo della Misericordia che avrà inizio il prossimo dicembre in tutta la Chiesa.

“Dopo l’anno dell’Abitare con speranza il nostro tempo,  ho pensato di proporre a tutta la Diocesi l’anno del ‘costruire e dell’allietare la Chiesa’, affinché essa sia strumento di costruzione nel territorio e non di demolizione, sia strumento di letizia e non di mestizia nella terra e nel tempo in cui è chiamata a vivere. Tutti siamo chiamati a costruire la chiesa prendendo coscienza della nostra identità e missione senza aver paura dei nostri limiti perché chi assume consapevolezza del proprio limite – ha detto il vescovo – diventa risorsa. L’evangelizzatore non rinuncia a diffondere il lieto annuncio oltre i limiti del linguaggio e della circostanze e, come dice Papa Francesco, sa che egli stesso deve crescere nella comprensione del Vangelo e nel discernimento dei sentieri dello Spirito, e allora non rinuncia al bene possibile, benché corra il rischio di sporcarsi con il fango della strada.

Tenerezza, misericordia, giustizia i percorsi indicati dal vescovo per allietare sempre la chiesa e dunque la società. Infine una domanda che ha aperto la discussione (ancora in corso sui social). Quale immagine della Chiesa vi colpisce di più? La Chiesa come ospedale da campo, la chiesa come casa o la chiesa come orchestra? Al termine dell’assemblea il vescovo ha invitato tutti a suonare, ciascuno con la propria partitura ma sintonizzati nell’unica orchestra”. 

L’assemblea diocesana si era aperta con un minuto di silenzio per tutte le vittime del terrorismo e della violenza perpetrata nel nome di Dio.

Nel corso dei lavori preparatori dell’Assemblea vivace è stato il confronto e lo scambio di idee e proposte  nei tre gruppi sul tema del “costruire” e dell’allietare: “Noi chiamati ad Evangelizzare”, “Noi chiamati a trasfigurare”, “Noi chiamati a condividere” mentre lo scenario del prendere coscienza era stato delineato nell’introduzione del vicario generale don Alessandro Damiano che ha indicato come ambiti di riflessione per una presa di coscienza comune quello della mobilità umana ( dal sogno del migrante alla tragedia dell’immigrazione); quella della occidentalizzazione del mondo (ostaggi del benessere) e quella della manipolazione delle notizie e la loro strumentalizzazione (nell’era dell’informazione istantanea, le dicerie diventano la realtà – Mc Luhan).

Audrey Vitale

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Tags: Pietro Maria Fragnelli