Si è concluso sabato sera, con l’assemblea diocesana presso la Chiesa del Collegio ad Alcamo, il percorso di ascolto e programmazione della Diocesi di Trapani. Dopo la presentazione delle sintesi dei lavori di gruppo che si erano tenuti tra venerdì e sabato presso il Seminario Vescovile, è stato il vescovo Pietro Maria Fragnelli a tracciare alcune linee e ad indicare alcuni percorsi possibili a partire dai grandi eventi che la Chiesa vivrà nei prossimi mesi: il Sinodo sulla famiglia, il convegno nazionale di Firenze e l’Anno Santo della Misericordia che avrà inizio il prossimo dicembre in tutta la Chiesa.
Tenerezza, misericordia, giustizia i percorsi indicati dal vescovo per allietare sempre la chiesa e dunque la società. Infine una domanda che ha aperto la discussione (ancora in corso sui social). Quale immagine della Chiesa vi colpisce di più? La Chiesa come ospedale da campo, la chiesa come casa o la chiesa come orchestra? Al termine dell’assemblea il vescovo ha invitato tutti a suonare, ciascuno con la propria partitura ma sintonizzati nell’unica orchestra”.
Nel corso dei lavori preparatori dell’Assemblea vivace è stato il confronto e lo scambio di idee e proposte nei tre gruppi sul tema del “costruire” e dell’allietare: “Noi chiamati ad Evangelizzare”, “Noi chiamati a trasfigurare”, “Noi chiamati a condividere” mentre lo scenario del prendere coscienza era stato delineato nell’introduzione del vicario generale don Alessandro Damiano che ha indicato come ambiti di riflessione per una presa di coscienza comune quello della mobilità umana ( dal sogno del migrante alla tragedia dell’immigrazione); quella della occidentalizzazione del mondo (ostaggi del benessere) e quella della manipolazione delle notizie e la loro strumentalizzazione (nell’era dell’informazione istantanea, le dicerie diventano la realtà – Mc Luhan).