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I detenuti rimuovono la vernice rossa della ciclabile di Erice

Hanno iniziato a lavorare questa mattina alcuni detenuti del Carcere di San Giuliano, alla rimozione della vernice rossa della pista ciclabile di Erice, non completata a causa di un contenzioso fra l’Amministrazione comunale e la ditta favarese che doveva eseguire i lavori.

Il rosso della ciclabile contestata da tanti cittadini e dalla stessa amministrazione, sarà così rimosso da alcuni detenuti impiegati nel percorso di riabilitazione attraverso i lavori socialmente utili, grazie ad un accordo fra l’amministrazione Ericina, l’U.E.P.E. Trapani e la casa circondariale.

Abbiamo simbolicamente voluto impiegare Vito, Marco e Sandro (i primi tre detenuti impiegati a costo zero in lavori di pubblica utilità) – dichiara il Sindaco Giacomo Tranchidaconsentendogli di rendersi utili e di cominciare a reintegrarsi nel contesto sociale. Nello specifico cominciando col rimuovere il “rosso vergogna”, ovunque spalmato dalla maldestra ditta favarese impegnata nei lavori della ciclabile – a cui non solo abbiamo revocato l’appalto, ma l’abbiamo chiamata in giudizio e per molte centinaia di migliaia di euro per dare un segnale in più: ci stanno persone che rendendosi utili cercano di espiare la vergogna delle loro colpe, – continua il Sindaco Tranchida – ci stanno invece soggetti, che per fare più utili hanno fatto vergognare la città. In entrambi i casi nessun sconto, chi sbaglia paga!”. 

I detenuti si occuperanno inoltre dei lavori di scerbatura e arredo urbano nel quartiere di San Giuliano, nonché di piccole manutenzioni. A carico del Comune sarà l’assicurazione INAIL, oltre alla fornitura dei dispositivi di sicurezza (tute, scarpe, etc.).

Per la ciclabile – conclude il Sindaco Tranchida – è in fase di appalto il progetto di completamento, come originariamente voluto dall’Amministrazione Tranchida e finanziato dal Ministero dell’Ambiente, rispetto alle distorsioni esecutive della maldestra impresa e del disattento infedele direttore dei lavori comunale, rimosso dall’incarico. Anche in questo caso chi sbaglia paga!”. 

Audrey Vitale

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Tags: Giacomo Tranchida