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Marsala e le trivelle: Giacomo Manzo scrive al sindaco Di Girolamo

Nel porgere i migliori auguri e un sincero in bocca al lupo neo sindaco di Marsala dr. Alberto Di Girolamo, mi viene subito da portare a Sua conoscenza che una grave minaccia incombe sul mare del Canale di Sicilia: l’estrazione dell’oro nero porterà profitti solo alle compagnie petrolifere mentre rappresenta un rischio inaccettabile per l’ambiente, l’economia e il benessere delle comunità costiere.

Sono convinto che è ancora presto, vista la recente chiusura della campagna elettorale, che lo vede protagonista indiscusso e primo cittadino di Marsala, le chiedo: <…. quali sono le iniziative, che Lei e la sua amministrazione, intende adottare, a difesa del mare antistante la nostra città, contro le trivellazioni previste dal D.L. 133/2014, cosiddetto “Sblocca Italia” ? >

Mare, che per millenni è stato, ed è, testimone e attore indiscusso di importanti flussi commerciali.

Un mare ricco di storia e di fauna, grazie alla naturale collocazione geografica.

L’impatto distruttivo delle trivellazioni e quello potenziale di un eventuale sversamento in mare di petrolio costituiscono una grave minaccia per le comunità bentoniche ed ittiche del Canale di Sicilia, che mettono in luce fondali con un’altissima ricchezza specifica, suggeriscono la necessità di adottare una “politica di massima tutela” e non di una che porti alla distruzione di questi ecosistemi.

Distruggere il fondale per “costruire piattaforme di estrazione, significa impoverire l’ambiente”, con conseguenze a lungo termine non prevedibili anche sulle risorse alieutiche di tipo commerciale.

I tempi di recupero non si misurano su una scala di anni ed esiste la possibilità che queste comunità non si ricostituiscano più.

A Lei l’arduo compito di difendere il “mare di Marsala” dallo scempio e dalla violenza delle trivellazioni, al fine di assicurare uno sviluppo turistico sostenibile della nostra città e la salvaguardia del mare e della fauna marittima.

Sarà e sarete, come amministratori, chiamati in causa dalle future generazioni e additati come responsabili di (un eventuale) immobilismo, dello scempio e degli atti di violenza che si consumeranno contro “madre terra” e “madre natura”.

Auguri e buon Lavoro, ma “…u mari nun si spirtusa

Enol. Giacomo Alberto Manzo

Fare Ambiente Sicilia -Resp. Reg. Viticoltura ed Enologia

redazione

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Tags: Alberto Di GirolamoGiacomo ManzoMediterraneotrivellazioni