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Licari: “Razionalizzeremo la macchina comunale”. Su Lombardo: “E’ lui che sta con chi è sempre stato vassallo di altri”

Come anticipato ieri, l’ex consigliere comunale Agostino Licari è il quinto assessore designato dal candidato sindaco del centrosinistra Alberto Di Girolamo. Dopo Anna Maria Angileri, Enzo Sturiano, Salvatore Accardi e Lucia Cerniglia, il segretario del Pd ha voluto quindi puntare su uno degli esponenti dei democratici più navigati, puntando sulle sue competenze tecniche e sulla sua conoscenza della macchina amministrativa, che lasciano pensare un’eventuale delega al bilancio.

Fosse così, Licari, sarebbe un incarico di prestigio, ma anche una bella rogna…

Indubbiamente. Questa designazione mi gratifica molto. Sono stato designato più come tecnico che come politico, alla luce delle competenze acquisite prima come funzionario del Ministero dell’Economia e adesso come referente della sezione di Trapani dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Per me è un onore far parte di questa squadra, a fianco di un candidato sindaco come Alberto Di Girolamo. Una persona perbene, un professionista stimato che ha già dimostrato grandi capacità manageriali, andando a gestire un reparto complesso come la cardiologia dell’Ospedale di Trapani, ottenendo risultati eccellenti. Sono certo che saprà fare lo stesso nella gestione dell’amministrazione comunale.

Lo abbiamo detto più volte. Da alcuni anni a questa parte, con il taglio ai trasferimenti e i vincoli imposti dal rispetto del Patto di Stabilità, per i Comuni è diventato tutto più complicato. A Marsala, però, mai come adesso sarebbe importante liberare risorse per rilanciare la città, puntando su nuovi progetti capaci di farla avvicinare agli standard europei. C’è già qualche idea a riguardo?

Il periodo delle vacche grasse è finito. All’inizio degli anni ’90, le spese correnti venivano coperte per 2/3 grazie ai trasferimenti di Stato e Regione, mentre 1/3 veniva recuperato attraverso la tassazione locale. Adesso il dato si è invertito e ci sono i vincoli del Patto di Stabilità. Bisogna fare economia di scala. E, guardando al Comune, bisogna valorizzare le risorse umane mettendo al primo posto la meritocrazia, non l’appartenenza. Le logiche del passato, che hanno messo al primo posto il criterio dell’appartenenza politica, hanno determinato in alcuni settori delle problematiche. Le piante organiche, le posizioni organizzative dipenderanno dai risultati e dalle capacità dei dipendenti comunali. Non è vero che nel servizio pubblico ci sono solo fannulloni. Ci sono persone di grande qualità, che vanno valorizzate. Da questo processo possiamo ottenere grandi benefici. Poi, dobbiamo eliminare una serie di diseconomie dal bilancio comunale. Partendo dal servizio di raccolta dei rifiuti, che con la giunta Galfano costava 6 milioni di euro e che adesso è quasi triplicato. Dobbiamo trasformare la raccolta dei rifiuti da un costo a una risorsa. Con un’opera di razionalizzazione e interventi mirati, potremo riuscire non solo a ridurre i costi, aiutando così le fasce più disagiate, ma anche a trovare le somme per sostenere lo sviluppo della città.

Grillo sostiene che il Pd nazionale ha abbandonato Alberto Di Girolamo.

Tutto il Pd è con Alberto Di Girolamo. Noi siamo una giunta di centrosinistra che si confronta con due gruppi di centrodestra: quello di Armato e quello di Grillo.

Ci sono anche alcuni pezzi del Pd con Grillo.

Sì, c’è Ferracane. Non vedo altri iscritti al Pd.

Ci sono anche Antonio Parrinello, Luigi Giacalone, che hanno partecipato alle primarie del Pd…

Scelte personali che non comprendo. Noi, con Alberto Di Girolamo, abbiamo un modo diverso di concepire la politica. Noi vogliamo cambiare verso. Siamo convinti che la buona politica possa portare a grandi risultati. Il nostro candidato ha vinto le primarie, alla luce del sole. Di solito, chi partecipa a una competizione elettorale perdendola, non va da un’altra parte. Anna Maria Angileri è con noi e fa parte della squadra di Alberto, impreziosendo il progetto con le sue idee. Parrinello e Giacalone hanno scelto di far parte dello schieramento di centrodestra con D’Alì e Grillo. Una scelta, a mio parere, innaturale.

C’è anche Salvatore Lombardo con loro. Ve lo aspettavate?

Per la verità no. Ho sostenuto Salvatore Lombardo in tutte le competizioni. E ricordo i suoi comizi, in cui spesso ripeteva la frase: “Attenzione a non avere grilli per la testa”… Forse adesso i grilli per la testa li ha lui… Mi spiace che ora, scegliendo Grillo, dica che non possiamo più essere vassalli di altri territori. In realtà addebita a noi quello che hanno fatto altri, come la famiglia Grillo, che è stata sempre vassalla delle famiglie salemitane. Grillo ha cominciato ad avere ruoli politici importanti nel 1986. Avrebbe potuto fare molto per la città. Ma i cittadini marsalesi non ne hanno ricordo. Siamo stufi e stanchi della vecchia politica clientelare. Non possiamo continuare con progetti che non servono alla città, ma solo a dare incarichi agli amici. Dobbiamo cambiare modo di fare politica. Sarà difficile, ma qualcuno dovrà farlo. Lo dobbiamo ai nostri figli.

Vincenzo Figlioli

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