Sono scattate anche due denunce penali: una per falso e una per furto in porto
Mentre, come ogni anno in questo periodo, gli uomini del dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Marsala guidati dal Comandante, il Tenente di Vascello Raffaele Giardina sono impegnati nelle attività finalizzate a garantire la legittimità dei comportamenti correlati all’apertura della “campagna” della pesca del tonno rosso, non sono mancate le verifiche sul resto della filiera della pesca. “Dalle verifiche effettuate – hanno detto i militari – sono discese alcune verbalizzazioni che hanno riguardato il settore della pesca e della vendita del pescato per irregolarità riscontrate da parte di soggetti che hanno posto in essere comportamenti “contra legem” legati, però, non alla cattura e commercializzazione del tonno rosso, bensì alla etichettatura e tracciabilità di prodotto ittico e soprattutto alla irregolare tenuta di documenti di bordo per un totale di quattro verbali pari a 9,750 euro. Nello specifico è stata riscontrata, per una unità da pesca, la navigazione con un certificato di sicurezza non in corso di validità, mancanza che ha determinato la necessità di intimare al comando di bordo di non lasciare il porto di Marsala senza prima aver rinnovato detto certificato indispensabile per garantire la sicurezza della navigazione”. Gli uomini del Circomare hanno anche redatto due comunicazioni di notizia di reato. “Ulteriore attività di controllo – spiega il comandante – ha comportato la scoperta di certificazione artatamente manomessa e contraffatta al fine di far apparire come non ancora scaduto un certificato che invece lo era e consentire così una illegittima navigazione e consequenziale battuta di pesca, ma tale tentativo di raggiro è stato prontamente individuato grazie all’esperienza professionale del personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala che ha deferito l’autore alla competente Autorità Giudiziaria”. Ne è seguita dunque una denuncia per falso e tentata truffa. “Infine, una ulteriore notizia di reato è stata prodotta in Procura, ma questa volta contro ignoti, per un furto avvenuto in porto – aggiunge Giardina – dove, nonostante l’impegno profuso nei controlli con ronde aperiodiche, continua a verificarsi tale fenomeno reso più semplice dal forzato buio dovuto al black-out dell’impianto illuminante portuale”.