Sono stati rinviati al 9 giugno i lavori dell’ Assemblea Regionale Siciliana. Ma che bella notizia. Non pensate male, non andranno in ferie i deputati, ma saranno impegnati nei loro collegi elettorali a sostegno dei candidati sindaci per le amministrative del 31 maggio e del 1 giugno. Nelle città di origine di qualche, per non dire di parecchi, deputati non si vota. Pazienza i “nostri” si sposteranno nei paesi vicini per la campagna elettorale. I deputati si riuniranno di nuovo dopo la tornata elettorale per le amministrative del 31 maggio, con all’ordine del giorno il disegno di legge che riguarda la riduzione dei componenti dei consigli comunali e le indennità degli amministratori che l’altro giorno non si è potuto discutere per l’esiguità del numero di deputati presenti in aula ( alcuni evidentemente avevano anticipato la campagna elettorale). Tra i testi in attesa ci sono anche quello sul servizio idrico integrato, presentato dall’ex assessore all’Energia Marino, e approvato dalla commissione Territorio e Ambiente, o il ddl sul recupero del patrimonio edilizio nei centri storici che integra le proposte di maggioranza e opposizione. Poi c’è anche il disegno di legge sull’istituzione delle zone franche montane che era stato assegnato all’Aula con procedura d’urgenza, ma che non sarà all’ordine del giorno dell’Ars prima della fine di giugno (vuoi vedere che anche il testo di legge è impegnato nella campagna elettorale?). Noi saremo qualunquisti, ma visto che li paghiamo, e anche profumatamente, non sarebbe opportuno che fornissero pubblicamente le date e i giorni dei loro spostamenti (solo pubblici, per carità)? Così uno potrà dire: “Lo pago, però so che non è all’Ars perchè sta cercando voti in giro”. Ma poi, dal giorno uno al nove di giugno che faranno? Saranno stanchi e dovranno riposarsi.