Il Tribunale di Trapani si è dichiarato incompetente territorialmente. Tra i reati la gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti urbani
Il Tribunale di Trapani si dichiara incompetente territorialmente, il processo a carico dei vertici dell’Aimeri Ambiente e della Sicilfert si dovrà celebrare a Marsala. I reati ipotizzati sono: gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti urbani per circa 47.241 tonnellate provenienti dalla raccolta differenziata dell’ATO TP 1, “omettendo – spiega l’avvocato Giuseppe Gandolfo, che assiste il Movimento (nazionale) Difesa del Cittadino, l’Associazione Antimafie e Antiracket Paolo Borsellino onlus, costituiti parte civile – di raccogliere all’origine le diverse frazioni di rifiuti in modo selezionato, e catalogando fittiziamente i rifiuti raccolti in modo indifferenziato con il CER 200108 (“rifiuto biodegradabile di cucine e mense”) piuttosto che con il CER 200301 (rifiuti urbani non differenziati), così conferendo e smaltendo presso l’impianto della Sicilfert rifiuti da cui derivava solo fittiziamente “compost” in quanto non derivante dalla frazione organica del rifiuto, ma da rifiuti solidi urbani contenenti plastiche, metalli e vetro) e violazione degli artt.318, 319, 321 c.p., con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, – compiuto atti contrari ai suoi doveri di pubblico ufficiale, consistiti nell’omettere di esercitare i poteri di controllo previsti dall’art. 15.2 del capitolato d’appalto (ispezioni su attività, impianti, mezzi e attrezzature) sul servizio di gestione integrata dei rifiuti svolto da Aimeri Ambiente s.r.l., nonostante le numerose segnalazioni provenienti dai Comuni dell’ATO”. Si sono già costituite parte civile in questo processo il Movimento (nazionale) Difesa del Cittadino, l’Associazione Antimafie e Antiracket Paolo Borsellino onlus, Il Ministero dell’Ambiente ed altre associazioni.