De Nicola ribatte: “Questa direzione strategica aziendale è disponibile anche a un tavolo di confronto”
Alcune settimane fa lo Snami della provincia di Trapani, con il locale ordine dei medici e altre forze sindacali, ha sottoscritto un documento di solidarietà per i colleghi del pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Antonio di Trapani – Erice oggetto di polemiche per due presunti casi di mala sanità. Adesso il sindacato nazionale medici italiani punta l’attenzione sul pronto soccorso di Marsala “ove – scrive il presidente provinciale Biagio Valenti – la situazione non è per niente serena e ci si augura che per ridiscutere l’assetto organizzativo già molto precario non si verifichi qualche caso eclatante. Infatti, con un organico nettamente sottodimensionato (pare che sono 10 medici in servizio su 13 in organico) e con un sistema di triage che viaggia con la velocità di una lumaca continua ad annaspare nel dare risposte efficaci e in tempi ragionevoli ai cittadini che, esasperati dalle lunghe attese, mormorano sempre più puntando il dito verso il medico di turno”. Secondo quanto riferito da Biagio Valenti: “il personale in organico deve prestare servizio anche all’Ospedale di Pantelleria. Noi non vogliamo negare il diritto dei panteschi di avere un loro Ospedale efficiente e ben funzionante, ma non è ammissibile che questo debba avvenire a danno del diritto dei restanti cittadini dalla provincia di avere un servizio ospedaliero efficiente. Lo SNAMI si pone una domanda: come mai sono stati chiusi due Ospedali limitrofi (Salemi e Mazara del Vallo) e il P.S. del presidio ospedaliero di Marsala continua ad sopravvivere con cronica carenza di personale e con notevole difficoltà? Forse c’è anche un problema organizzativo, di scarsa sinergia del P.S. con gli altri reparti. Noi in passato, viste le difficoltà nel reperire personale per il P.S., abbiamo anche suggerito di affiancare al Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Pantelleria un Presidio di Emergenza con medici del 118, con due sostanziali vantaggi: evitare di mandare medici in missione, coi costi connessi, dai nostri ospedali già in carenza di organico; la possibilità di gestire anche il territorio pantesco per le criticità. Rammentiamo che l’ex assessore alla salute Massimo Russo, sfruttando la normativa, aveva avviato tale processo con notevole risparmio di risorse e migliorando l’assistenza al cittadino sui due fronti Territorio-Ospedale. Ma la politica Isolana e l’ASP 9, col cambio dell’assessore, hanno cambiato idea ed il risultato è da un lato la mancata presenza dell’emergenza territoriale nell’isola dall’altro la sottrazione di medici dagli ospedali trapanesi. Più volte abbiamo chiesto alla direzione dell’ASP di convocare tavoli di confronto, ma senza risultati. Peraltro, lo scenario a cui al momento assistiamo di certo non è destinato a migliorare con l’arrivo della stagione estiva, quando al pronto soccorso di Marsala la gestione dell’assistenza diventerà ancora più pesante. Ed è un dato oggettivo che già pazienti del nostro territorio per le code estenuanti e i conseguenti ritardi afferiscono non di rado all’Ospedale S. Antonio ove v’è un organico, seppure sottodimensionato, ma certamente più numeroso. Sono già tanti i cittadini marsalesi che rimpiangono il vecchio S. Biagio coi suoi (anche se pochi) reparti di eccellenza”. Queste le repliche dell’Azienda sanitaria locale: “Il personale medico in servizio al P.S. di Marsala, non è affatto sottodimensionato, in quanto in pianta organica sono previsti 11 medici, e non 13, e ne sono presenti 10 più il primario e questo in quanto un medico per sua scelta ha preferito un altro incarico. Comunque questo medico a partire da maggio dovrebbe essere sostituito a turno dai colleghi del PTE, il Punto territoriale di emergenza – ha detto Salvatore Vasta, primario del Pronto soccorso del “P. Borsellino” –. Il sistema di triage funziona, così come gli altri dell’ASP, e l’inserimento appena effettuato della fibra ottica lo renderà molto più veloce”. Questa la replica del direttore sanitario Antonio Siracusa “E’ una disposizione dell’assessorato regionale alla Salute quella che a una popolazione geograficamente disagiata come quella di Pantelleria venga garantita una adeguata assistenza. Essendo invece gli incarichi libero professionali e a tempo determinato banditi da questa ASP andati a vuoto abbiamo predisposto un apposito progetto, con adeguate risorse, per coprire il pronto soccorso dell’isola con i medici degli altri reparti in terraferma, e comunque da Marsala avviene su base volontaria”. Apertura è stata espressa da parte del direttore generale dell’ASP di Trapani Fabrizio De Nicola “Questa direzione strategica aziendale è sempre disponibile a incontrare tutti, e quindi anche a un tavolo di confronto con lo SNAMI. Le carenze di personale, in questi anni di blocco delle assunzioni si sono necessariamente ampliate, e questo ha portato a sacrifici per tutto il personale, di cui abbiamo sempre dato riconoscimento. Adesso, dopo l’approvazione della rete ospedaliera, stiamo predisponendo la nuova pianta organica che permetterà l’immissione di nuovo personale, non solo medico ma anche infermieristico e ausiliario”.