Un progetto che intende valorizzare la partecipazione alla vita della comunità e favorire una proficua alleanza tra i cittadini e il Comune nel perseguimento di obiettivi condivisi. Si presenta così “Cittadinanza Attiva per la Città che Vogliamo” , una proposta che disciplina l’attività di un servizio civico di volontariato, formulata dal “Movimento per Erice che Vogliamo”. A tal riguardo, il portavoce del movimento Gianvito Mauro e il consigliere comunale Giuseppe Martines annunciano attraverso una nota inviata agli organi di stampa la stesura di un regolamento delle attività di volontariato per la gestione di beni e servizi comunali, che verrà sottoposto all’attenzione degli organi istituzionali ericini. In particolare, l’iniziativa prende spunto dallo spirito dell’articolo 24 della legge 164/2014 (il cosiddetto “Sblocca Italia”) e prevede la possibilità di estendere la riduzione delle tasse comunali ai cittadini che offrono la propria disponibilità a svolgere attività di volontariato, prestando il proprio servizio in ambito culturale/sportivo/ricreativo, in ambito tecnico (opere di manutenzione e rigenerazione dei beni comuni), in ambito sociale. “Gli sgravi fiscali – scrivono Mauro e Martines – certamente aiuteranno le famiglie, mentre il comprensorio comunale beneficerà di maggiori cure e il senso civico di appartenenza alla comunità sarà maggiormente stimolato”.
A tale scopo, secondo un modello simile a quanto sperimentato in altri Comuni, verrà attivato un “Albo della Cittadinanza Attiva per la Città che Vogliamo”, al cui interno verranno inseriti cittadini, associazioni o imprese interessate all’iniziativa.
Nel frattempo, si è già espresso positivamente sull’iniziativa il sindaco Giacomo Tranchida, che nel complimentarsi con il Movimento annuncia di aver già dato disposizioni alla Dirigente del Settore Tributi, Rosa Grimaudo, di esprimere celermente una valutazione tecnico-finanziaria sulla proposta regolamentare.
Il regolamento per la cittadinanza attiva prevede che il Comune o i cittadini/associazioni possano proporre un’attività di cura dell’interesse generale. Tali proposte si concretizzano in ogni caso mediante la sottoscrizione dei Patti di Collaborazione che disciplinano requisiti, aree di intervento, modalità e prescrizioni esecutive, oneri a carico dei volontari e dell’Amministrazione Comunale, benefici ed agevolazioni commisurati alle prestazioni effettivamente rese dai volontari.
Possono essere accolte anche proposte di sponsorizzazione da soggetti terzi, i quali vogliano offrire e/o mettere a disposizione dei volontari, in modo spontaneo, attrezzature, mezzi, strumenti di lavoro e quant’altro ritenuto utile allo svolgimento dell’attività di cui al presente regolamento. Tali attività se effettuate per le finalità dedite alla gestione dei beni e dei servizi del Comune, a tutti gli effetti vengono assimilate alle forme di volontariato disciplinate nel presente regolamento.
Le proposte formulate dall’Amministrazione possono prevedere l’espletamento di attività a cura di soggetti morosi dal pagamento dei tributi locali, al fine di sanare tali inadempienze.
Al fine di valorizzare ed incentivare le buone pratiche/azioni poste in essere dai cittadini per la gestione condivisa dei beni e dei servizi comunali, il presente regolamento disciplina delle agevolazioni che possono essere concesse ai volontari, quali:
“Questo Regolamento – aggiunge il consigliere comunale Giuseppe Martines – contiene un enorme potenziale civile ed etico, che può favorire il sentimento di comunità, l’attenzione dei beni e dei servizi rivolti alle esigenze della collettività. In tale direzione la proposta costituisce un importante novità, una proposta che coinvolge tutti, sicuramente migliorabile anche dopo un breve periodo sperimentale. Pertanto, sono sicuro che la stessa verrà condivisa da tutte le figure istituzionali nell’interesse generale della collettività ericina”.