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“Caso gettonopoli”: Santangelo chiede l’accesso agli atti per verificare la situazione al Comune di Trapani

Il  Senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Santangelo ha fatto richiesta formale di accesso agli atti al Presidente ed al Vice Presidente del Consiglio Comunale di Trapani, per verificare i rimborsi e i gettoni in merito alle presenze dei consiglieri in Consiglio comunale e nelle Commissioni.

A Trapani esiste il rischio Gettonopoli? – afferma Santangelo – da diversi mesi gli attivisti del Movimento 5 stelle Trapani effettuano la diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale di Trapani. L’iniziativa, che è denominata “fiato sul collo” è portata avanti da anni dagli attivisti del Movimento di tutta Italia nell’ottica del raggiungimento dell’obiettivo della massima trasparenza delle Istituzioni. Proprio in quest’ottica ho inviato una richiesta formale, indirizzata al Presidente ed al Vice Presidente del Consiglio Comunale di Trapani, di accesso gli atti relativi alle presenze dei consiglieri in Aula e nelle varie Commissioni, le copie dei verbali di ogni singola seduta e l’ordine del giorno nonché l’ammontare dei rimborsi corrisposti alle società di cui essi risultano dipendenti”.

Relativamente ai rimborsi corrisposti alle società Santangelo ha chiesto un elenco relativo a: i componenti dei gruppi consiliari, le società in cui sono stati assunti, il livello e la qualifica di assunzione, la data di assunzione, la data di richiesta di rimborso presentata al comune e data di inizio erogazione degli emolumenti corrisposti alle società in cui risultano dipendenti i consiglieri. Inoltre ha richiesto gli importi erogati alle società divisi per mesi, e il numero di giornate di assenza rimborsate alle società private divisi per mesi e per tipologia di assenza (consiglio comunale o commissione).

   “In attesa di ricevere gli atti – conclude il Senatore –  gli attivisti del Movimento 5 Stelle Trapani, come sempre, continueranno a presenziare ed a riprendere ogni seduta del Consiglio Comunale  per rendere sempre più trasparenti i luoghi istituzionali”. 

Audrey Vitale

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