Nella prossima udienza saranno ascoltati gli imputati accusati di rissa, danneggiamenti, lesioni
La deposizione di due testimoni è stata al centro dell’ultima udienza che vede sette persone imputate di rissa, danneggiamenti, lesioni e minacce. Si tratta di un procedimento connesso ad un grave fatto di cronaca che ancora è vivido nella memoria dei Marsalesi, l’omicidio di Gaspare Gentile, deceduto l’1 giugno 2008 perché raggiunto da un colpo di pistola alla nuca. Per questo è stato condannato, in via definitiva, Francesco Papa, 31 anni, di Marsala. Ma prima del tragico epilogo ci fu una violenta lite tra le famiglie Papa e Gentile, pare connessa all’acquisto di un terreno. E per queste altre vicende è in corso il processo innanzi al giudice monocratico Torre. Sono imputati: Vincenzo, Francesco, Gaspare e Alessandro Papa difesi dall’avvocato Biondo di Palermo, sostituito in aula da Gigi Montagnani, e Antonio, Giuseppe e Angelo Gentile. Ieri ha deposto il consulente della difesa Gentile, Giuseppe Tosto che ha riferito in merito ad una relazione di perizia già consegnata agli atti del processo. “Secondo Tosto – ha detto l’avvocato Ferracane – diversamente dalla ricostruzione del consulente del pm, non sarebbe stata la Lancia dei Gentile ad investire la Clio dei Papa, ma viceversa”. Poi ha testimoniato Marco Papa, che all’epoca dei fatti era 14enne e che ha assistito alla lite: “Nessuno aveva mazze, zappe, bastoni”, ha detto. Nella prossima udienza fissata per il 4 maggio alle 14 deporranno tutti gli imputati.