E’ durato poco meno di una settimana il ritorno sulla scena di Massimo Grillo. Almeno così pare. Lunedì la sua sortita nel corso della conferenza stampa del Pd aveva sorpreso tutti coloro a cui, per anni, l’ex parlamentare dell’Udc aveva dichiarato di non voler avere più un ruolo nel dibattito politico locale. D’altro canto, mentre spiegava di voler aiutare Alberto Di Girolamo nella composizione della propria coalizione, Grillo sembrava pronto a rilanciare con una propria candidatura, con il supporto dell’ex sindaco Salvatore Lombardo (con cui fu protagonista di uno scontro politico durissimo alle elezioni del 2001), di alcuni pezzi del Pd, dell’Udc, Rinascita Marsalese, Progettiamo Marsala e Enzo Sturiano. Fino a giovedì, girava voce che si stesse persino tentando un accordo con il professore Giacomo Dugo, a sua volta sostenuto dagli amici di Giulia Adamo (altra storica avversaria dell’ex parlamentare marsalese). Adesso Grillo torna a dire che riprenderà ad occuparsi delle sue cose, lasciando nuovamente campo libero a Pino Milazzo e Vanessa Titone, che saranno adesso impegnati nella complicata (ri)costruzione di un’alleanza politica con Alberto Di Girolamo nell’ambito di un percorso iniziato alcuni mesi fa e che la conferenza stampa di lunedì sembrava aver definitivamente interrotto. Tuttavia, nella sua nota (che pubblichiamo a seguire), Massimo Grillo non fa mai riferimento a una propria candidatura, limitandosi a dire – alla sua maniera – che per precedenti impegni non sarà presente a Marsala durante la campagna elettorale.
Il motivo per il quale non sono impegnato da anni nella politica locale sta proprio nella mancanza di Politica, delle regole della politica, in grado di assicurare la sopravvivenza e l’attuazione di una seria progettualità che guardi più a come risolvere i problemi che a fare proclami.
Il problema non deve essere solo quello di vincere. Una coalizione deve essere motivata ed avere una guida politica autorevole, in grado di risollevare economicamente, culturalmente e socialmente la città. Una guida in grado di “custodire” la città da diverse insidie, da incursioni di singoli soggetti non sempre portatori di interessi collettivi.
Nel corso della conferenza stampa del Pd ho provato a riportare il ragionamento politico proprio sulle regole elementari di una campagna elettorale.
A conferma della opportunità del mio intervento, ringrazio per i tanti e qualificati apprezzamenti ricevuti da parte di cittadini, osservatori e dirigenti di partito, dei quali tanti dello stesso Pd. Mi dispiace assistere ad una scomposta reazione ed al nervosismo cresciuto in queste ore in casa Pd, solo per avere chiesto il rispetto di alcune regole vitali per la buona politica. Prendo atto che avere detto la verità non ha agevolato il necessario processo di maturazione.
La mia presenza per alcuni soggetti è divenuta “ingombrante”.
Motivo per il quale mi ritengo disimpegnato da Futuro per Marsala che continuerà ad essere guidato dal coordinamento comunale presieduto da Pino Milazzo e Vanessa Titone. Invito, inoltre, gli amici di Futuro per Marsala, Rinascita Marsalese e Udc a proseguire il confronto politico da loro avviato con Alberto Di Girolamo, magari con l’ausilio della deputazione provinciale.
Auspico, nell’interesse primario della città, che non si ripetano esperienze prive di fondamento politico in modo che possano durare nel tempo.
La città di Marsala, infatti, oggi più che mai, ha bisogno di un sindaco forte, di esperienza, di carattere, carismatico e mi auguro, pertanto, che la coalizione attorno a Di Girolamo sappia colmare alcune carenze che il Pd marsalese presenta.
In ogni caso per impegni personali fuori Marsala, da tempo programmati, rassicuro che non potrò essere presente nel corso della campagna elettorale.