E’ arrivato ieri in tarda serata il primo responso successivo alla riunione tra il Pd e la Federazione dei Moderati, tenutasi mercoledì sera. Una presa di posizione che non va nella direzione auspicata dal segretario dei democratici marsalesi Alberto Di Girolamo, che sperava in un accordo con tutte le componenti della coalizione centrista. Il movimento ProgettiAmo Marsala ha infatti ufficializzato la propria decisione di non allearsi con il Partito Democratico a sostegno del vincitore delle primarie. “Avevamo proposto di valutare la possibilità di dare vita ad una coalizione che superasse le logiche dei partiti per dare vita a un governo di salute pubblica – spiega il portavoce Enrico Russo – ma Alberto Di Girolamo ha dichiarato di non essere disponibile”. Nella nota inviata agli organi di stampa, il movimento civico sottolinea come “il sistema partitocratico, rigido ed esclusivista, non abbia giovato a questo territorio, anche in termini di rappresentatività politica e che Marsala meriti un governo di alto profilo, connotato da progettualità innovativa seppur realistica, che operi solo nel supremo interesse della collettività, spogliandosi delle logiche dell’appartenenza che spesso fanno decidere altrove le sorti della nostra Città”. Nel documento si evidenzia inoltre come nonostante Di Girolamo dichiari di puntare sulla discontinuità, il suo partito “non può essere considerato immune da responsabilità amministrative”. A questo punto, ProgettiAmo Marsala proseguirà il confronto in atto con il tavolo politico di Salvatore Lombardo, senza comunque escludere la possibilità di un percorso autonomo. In ogni caso, resta in campo la disponibilità dell’avvocato Paolo Ruggieri, che a determinate condizioni potrebbe candidarsi a sindaco. Per quanto riguarda la Federazione dei Moderati, pare evidente che a questo punto le componenti procederanno in ordine sparso. Nelle prossime ore toccherà anche a Udc, Futuro per Marsala, Rinascita Marsalese e Uniti si può decidere una volta per tutte che strada seguire per le prossime amministrative.