I fatti sarebbero stati commessi a Pantelleria nel 2008, l’imputato nel 2012 fu arrestato dalla Squadra mobile di Trapani
La Corte d’Appello di Palermo – terza sezione penale – ha confermato in toto la sentenza di condanna emessa nell’aprile del 2014 dal Tribunale di Marsala (presidente Gioacchino Natoli) a 9 anni di carcere e nei confronti di Biagio Alberto Almanza, 39 anni, di Pantelleria, processato per violenza sessuale su un minore. Con quest’accusa, l’uomo, che aveva iniziato il percorso formativo per divenire frate, fu fermato e posto agli arresti domiciliari dalla Squadra mobile di Trapani alla fine di novembre del 2012. Il provvedimento cautelare, chiesto dal sostituto procuratore di Marsala Giulia D’Alessandro e decretato dal Gip Francesco Parrinello, fu, allora, notificato quando Almanza si trovava in un convento in provincia dell’Aquila. L’uomo era già stato condannato dal Tribunale di Milano per un’altra vicenda. In questo processo, sia in primo che in secondo grado ad Almanza è stato contestato l’ipotesi di reato di violenza sessuale su un ragazzo di 12 anni, figlio di una donna con la quale l’uomo aveva un rapporto d’amicizia. Secondo quanto emerso dall’indagine, l’imputato condannato avrebbe più volte abusato del ragazzino in momenti in cui era rimasto da solo con lui. I fatti contestati risalgono al 2008. La persona offesa e sua madre sono stati assistiti dall’avvocato Ivan Gerardi: “Grande soddisfazione per la sentenza – ha detto il legale – ma anche tanta tristezza per quello che accadde sette anni fa al mio assistito”. La sentenza prevede anche un risarcimento danni di 40mila euro.