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Paolo Ruggirello interviene sul suo passaggio al PD: “Col mio appoggio in molti comuni sono stati eletti candidati del centrosinistra”

Sono i vertici del Partito a fare chiarezza e a spegnere le polemiche che in queste giorni hanno accompagnato il passaggio di Articolo 4 all’interno del PD. L’onorevole Paolo Ruggirello parla al suo gruppo, durante l’incontro di ieri sera a Guarrato e spiega che gli atteggiamenti di sospetto e denigrazione, da parte di alcuni componenti del Pd, hanno fatto della provincia di Trapani uno zimbello più che una compagine politica seria e rispettosa, evidenziando ancora di più la spaccatura fra le diverse anime. Carte alla mano, Ruggirello cita i passaggi delle recenti dichiarazioni fatte dal segretario regionale Fausto Raciti, in merito alle decisioni che sono state viste come imposizioni, quando si tratta invece di un nuovo approccio di costruzione di un partito della nazione, come più volte affermato dal premier Renzi. Ed è in questa area che si colloca l’ex gruppo di Articolo4, secondo una scelta motivata non dall’interesse per le poltrone ma da un progetto più ampio, che potrebbe cominciare a concretizzarsi già ad ottobre, con le paventate elezioni nazionali. A livello territoriale il passaggio sarà senza dubbio graduale e pertinente agli equilibri politici, riconoscendo facilità in alcuni comuni e meno in altri; ma la risposta del gruppo è positiva, un supporto ancora compatto che non lascia dubbi sull’esito di questo nuovo cammino politico.

Il deputato trapanese ribatte alla stampa e da altri politici in merito alla sua storia personale. Il riferimento và alle continue citazioni degli eventi che riguardano la famiglia e il padre, costretto ad un travagliato percorso privato, ma di fatto mai condannato, seppur si continua ad insinuare vicinanze ad esponenti mafiosi. Mentre più volte è stato evidente l’impegno di Ruggirello per candidati che erano all’opposto di soggetti ambigui. Dal punto di vista politico, l’Onorevole ribadisce che ha sempre seguito un percorso autonomista, non sposando mai idee di estrema destra; la sua ultima candidatura alle regionali è stata dettata dalla necessità di aderire ad un progetto moderato. Nel passato si è speso per Bartolo Pellegrino, candidato nella lista socialista; l’avventura politica diretta lo ha visto all’interno del progetto autonomista di Nuova Sicilia, seguito dall’Mpa e dall’Mps, con quest’ultimo, si ricorda l’elezione dei consiglieri a Trapani e Marsala. “Curioso il fatto o comunque dettato da opportunismo – dice Ruggirello – che nei giorni successivi al mio ingresso nel Pd, i mal di pancia sono stati giustificati per la mia presenza lontana da una logica di centrosinistra; hanno, evidentemente, dimenticato che con il supporto del mio gruppo a Castellammare, Salaparuta, Campobello, Salemi e Marsala sono stati eletti i candidati della coalizione del centrosinistra”. La storia recente ha visto Articolo 4 da due anni a sostegno di un governo di centrosinistra e che ha consentito l’elezione, all’interno del Pd, del proprio candidato all’Europarlamento. In questo excursus Ruggirello non nasconde la necessità che il gruppo, nato da un rapporto di stima con Leanza, ha sempre avuto di un punto di riferimento nazionale che consentisse di dare risposte concrete ai problemi del territorio; la validità del progetto non ha retto però alla richiesta di sottostare ad un giro di poltrone.

Oggi, l’occasione presentata dalla segreteria nazionale del Partito Democratico è un’ opportunità per una politica più produttiva; espressione di un cambiamento dei partiti. “Bisogna scegliere se essere protagonisti di questa nuova storia che il premier Renzi sta costruendo – afferma Ruggirello – Forse i membri regionali del partito (significativa è l’avversità che hanno mostrato per comprendere i loro fini) non hanno capito la comunicazione di Raciti che più volte ha parlato di un rinnovamento del Partito Democratico, aperto, che guarda alle idee e non alle correnti, che punta su persone propositive, fatto di una nuova antimafia. E ribadisco non c’è una pagina della mia storia personale intaccata da alcuna vicenda giudiziaria seppur i tentativi di infangare il mio nome sono stati tanti. È evidente che quello che si teme è il confronto con un politico forte”. L’onorevole guarda ai suoi numeri che hanno dato risposte concrete e che possono rappresentare un rischio per qualcuno; determinato nel passaggio appena realizzato, Ruggirello vede nelle critiche un ulteriore stimolo a prendere questa scelta come una vera sfida di confronto.

Claudia Marchetti

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Tags: Paolo Ruggirello