Antonio Angileri, 35 anni, laureato in farmacia, è il candidato alla carica di sindaco per il Movimento 5 Stelle. Imprenditore nel settore farmaceutico, è iscritto nel meetup di Marsala dal 2012. Lo incontriamo per approfondire i temi relativi alla prossima campagna elettorale.
Come è nata la sua candidatura?
“A Marsala ci sono due meetup che fanno riferimento al Movimento fondato da Beppe Grillo. Io sono l’espressione originaria di quello dove sono iscritto”.
C’era anche una candidatura alternativa alla sua. Poi l’avvocato Vincenzo Forti ha rinunciato. Come è la situazione attuale?
“Noi siamo un movimento unitario. Io sto lavorando perchè le varie espressioni locali possano arrivare ad una sintesi. Su questo aspetto sono molto fiducioso. Comunque la lista a sostegno del nostro candidato alla carica di sindaco, sarà una sola”.
A proposito di liste e candidati, voi state raccogliendo le adesioni tramite i curricula dei candidati. A che punto siete?
“Sono giunte alcune adesioni ma il tempo per decidere è ancora tanto. Aspettiamo altre mail nei prossimi giorni”.
Che caratteristiche debbono avere i candidati?
“Intanto, anche per sgombrare il campo da alcune voci, nessun Consigliere comunale uscente e proveniente da altre esperienze politiche potrà essere candidato nella lista del MS5. Cerchiamo persone che vogliano spendersi per la collettività e che abbiano professionalità nei vari settori”.
A proposito di settori della vita locale, come intendete organizzarvi per dialogare con loro?
“E’ fondamentale incontrare la gente e le categorie sociali. Noi non abbiamo particolari ricette, vogliamo ascoltare per recepire indicazioni utili per amministrare Marsala”.
Avete elaborato un programma?
“Se dovessi essere eletto passerò i primi cento giorni a studiare la macchina amministrativa del Comune. Nessuna bacchetta magica ma tanta disponibilità ad affrontare i problemi della gente. Naturalmente il porto, i trasporti, e più in generale i servizi pubblici, sono al centro del nostro programma elettorale che un’apposita commissione istituita proprio ieri sera sta studiando”.
Voi avete lanciato di recente la proposta della formazione in cambio di sgravi fiscali. Di cosa ritratta?
“Ho avuto modo di constare che alcune categorie che ho incontrato non sanno bene come funziona la macchina amministrativa in relazione alle leggi che possano essere d’accesso alle soluzioni dei loro problemi, soprattutto di quelli economici. Istituiremo dei corsi di formazione di informazione per categorie. I soggetti che hanno un’attività in quel determinato settore, potranno frequentarli in cambio di sgravi fiscali locali per la loro attività”