Categorie: Io la penso così

Non parlate di lotta alla mafia

Sono un centinaio in tutta Italia i testimoni di giustizia che attendono l’applicazione della legge approvata all’unanimità che prevede la loro assunzione nella Pubblica amministrazione. Da sei mesi si vedono rispondere che la colpa è della burocrazia. Anche  L’ars ha approvato una legge analoga che riguarda più di 50 siciliani. Ieri, questi nostri corregionali, si sono dati appuntamento a Palermo davanti a Palazzo d’Orleans per protestare. Alcuni erano incappucciati come se dovessero fare una rapina, altri sono arrivati con la scorta. Si tratta di gente che spesso ha subito lutti familiari. C’era anche chi per denunciare il pizzo si è visto “bruciare” l’azienda. Presente tra gli altri un testimone chiave nel processo contro gli assassini di don Puglisi. Tutti hanno chiesto che venga applicata una legge che riconosce loro il diritto di dare da mangiare alle famiglie, tramite un onesto lavoro. Spesso la loro collaborazione è stata preziosa in tanti processi contro la mafia.Vederli rivendicare il diritto al lavoro che hanno perduto per aiutare lo Stato, dovrebbe fare vergognare i burocratici e i politici inetti che ritardano ancora la loro assunzione. “Stiamo definendo un protocollo d’intesa con la presidenza della Regione Siciliana –ha affermato Filippo Bubbico, vice ministro dell’Interno-, per supportarli nell’attività tesa a collocare queste persone nelle strutture della pubblica amministrazione”. Cerchiamo di finirla. Che avete da fare dalla mattina alla sera? Non siete in grado di “supportare”, chi rischiando la vita e quella dei propri familiari, ha denunciato e testimoniato, aiutando lo Stato che voi, così facendo, indegnamente rappresentate? I Collaboratori non lasceranno la piazza fino a quando non arriveranno i contratti. Ministro Alfano, presidente Renzi e se trova i coraggio di affacciarsi all’esterno, anche vice ministro Bubbico, correte anzi precipitatevi a portare su di un piatto d’argento il contratto a questi eroi dei tempi moderni, del cui nome vi riempite la bocca solo nelle occasioni ufficiali. Poi allontanatevi, con le vostre auto blu, che non sono state vendute malgrado le promesse di dismissione.

Gaspare De Blasi

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