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Numerosi attestati di solidarietà al procuratore Di Pisa e alla Guardia di Finanza

Numerosi gli attestati di solidarietà espressi al Procuratore Alberto Di Pisa e alla sezione di pg della Guardia di Finanza dopo la lettera minatoria loro recapitata nei giorni scorsi.

“Sento il dovere a nome della Città di Marsala e mio personale – scrive il commissario straordinario Giovanni Bologna – di esprimere alla S.S. Ill.ma e ai Suoi preziosi collaboratori del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Finanza la mia più sentita vicinanza in un momento in cui questa importante e fondamentale componente della nostra società viene presa di mira da ignobili persone che, trincerandosi nell’anonimato, formulano intimidazioni e minacce”. Nella nota inviata al Procuratore Di Pisa e alla sezione di pg della Finanza, ribadendo “piena e incondizionata fiducia”, il commissario Bologna si dice certo che “l’importante azione finalizzata all’affermazione della piena legalità sul territorio non sarà minimamente scalfita o frenata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della sottosezione Anm di Marsala Marcello Saladino, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Marsala Gianfranco Zarzana e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che nel suo ruolo di presidente dell’Anci Sicilia ha espresso vicinanza e solidarietà a Di Pisa, così come il presidente dell’Irsap Sicilia Alfonso Cicero, che ha esteso l’attestazione di solidarietà anche al giornalista marsalese Giacomo Di Girolamo, destinatario della lettera contente le minacce rivolte al Procuratore e alla Guardia di Finanza. Sull’episodio sono intervenuti anche i candidati alle primarie del Pd Anna Maria Angileri e Alberto Di Girolamo. “Si tratta di un vile gesto intimidatorio volto a minacciare chi ogni giorno lavora contro le mafie e il crimine organizzato in maniera onesta”, scrive la professoressa marsalese. “Non si può che essere solidali con le istituzioni che combattono la criminalità e la mafia – sottolinea Di Girolamo – e condannare fermamente il vile gesto di minaccia indirizzato a chi è impegnato in modo costante a scuotere le coscienze civili”.

Vincenzo Figlioli

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