In cinque sono accusati di comportamenti violenti, due di omessa denuncia. I fatti contestati sarebbero accaduti a Pantelleria nel luglio del 2011
Si tratta del il processo che vede sette imputati accusati di violenze che sarebbero state commesse nella caserma di Pantelleria la notte del 10 luglio 2011. In prima battuta il procedimento vedeva sotto accusa 13 militari, ma in sei hanno chiesto il rito abbreviato e sono stati assolti, e l’assoluzione è stata confermata anche in appello, difesi dagli avvocati Stefano Pellegrino e Gianpaolo Agate. L’indagine ha preso il via dalla denuncia di Vito Sammartano cuoco marsalese di 44 anni che ha riferito di essere stato fermato ad un posto di blocco, condotto in caserma e sottoposto all’alcoltest, dove sarebbe stato preso a botte. Il processo si celebra con rito ordinario per: Claudio Milito, Rocco De Santis, Luca Salerno, Lorenzo Bellanova e Stefano Ferrante. Alla sbarra anche Giuseppe Liccardi e Dario Solito, che all’epoca erano, il primo comandante della stazione di Pantelleria e il secondo comandante della compagnia di Marsala, accusati di omessa denuncia e difesi dall’avvocato Paolo Paladino. Nell’ultima udienza del processo presieduto dal giudice Sergio Gulotta hanno deposto due degli imputati. Il primo è stato Ferrante, che redisse una relazione di servizio su quanto avvenuto la notte del 10 luglio 2011. Ferrante ha confermato il contenuto della relazione a sua firma, dicendo che quella notte fu trattenuto in caserma Vito Sammartano, il cui tasso alcolemico era risultato di poco superiore al limite consentito. Ferrante ha detto che l’atmosfera era tesa e che Milito era molto nervoso, anche se Ferrante ha aggiunto che lo non vide picchiare Sammartano, ma vide il cuoco in camera di sicurezza con la porta socchiusa ed un carabiniere a vigilarlo. Ha poi deposto Dario Solito che all’epoca dei fatti era comandante della Compagnia dei carabinieri di Marsala che ha detto di aver dimenticato di leggere la relazione di servizio inviatagli dal maresciallo Liccardi. E si è scusato per questa dimenticanza. Nella relazione il comandante della stazione di Pantelleria parlava del fatto che alcuni cittadini lamentavano che Milito avesse modi violenti con le persone fermate ai controlli. Solito ha detto che pensava che si trattasse piuttosto di una questione tra militari e non tra militari e civili.