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Nuovi criteri per l'Imu agricola, aumentano i comuni esenti dall'imposta

E’ stato approvato ieri, dal Consiglio dei Ministri un decreto legge contenente misure urgenti in materia di esenzione Imu per i terreni agricoli che va a ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliandone la platea. Saranno infatti 3456 i comuni ad ottenere l’esenzione totale rispetto ai precedenti 1498, mentre i Comuni che otterranno un’esenzione parziale sono 655.

 Il testo prevede, per l’anno 2015 (che si pagherà a giugno e dicembre 2015), ma anche per l’anno di imposta 2014 (la cui scadenza è 10 febbraio 2015): l’applicazione dell’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU): ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat; ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat. I contribuenti, che non rientrano nei parametri per l’esenzione, verseranno l’imposta entro il 10 febbraio 2015.

Secondo i dati Istat, nella Provincia di Trapani i comuni che godono della totale esenzione, in quanto “totalmente montani” (T), sono: Custonaci, Favignana, San Vito Lo Capo.
In quelli “parzialmente montani” (P) paga l’IMU solo chi non è coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale e sono: Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Alcamo, Erice, Pantelleria, Valderice.
I comuni “non montani” (NM), cioè quelli in cui pagano tutti, sono: Alcamo, Calatafimi – Segesta, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Trapani, Vita, Petrosino.

Non mancano le eccezioni: per l’anno 2014 non è comunque dovuta l’Imu per quei terreni che erano esenti in virtù del decreto ministeriale del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei criteri sopra elencati. In quest’ultimo caso, infatti bisogna individuare l’altitudine della “casa comunale”: tra  0 e 280 metri pagano tutti, tra 281 e 600 pagano solo coloro che non sono coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, oltre i 600 metri non paga nessuno – è il caso del Comune di Erice.
Inoltre chi risultasse “non esente” in base all’altitudine ma esente in base alla classificazione  “T-P-NM” non pagherà comunque l’Imu 2014 il 10 febbraio. Mentre chi risulti esente in base all’altitudine, ma non esente in base alla classificazione, non pagherà comunque l’Imu 2014 il 10 febbraio.

Per la parlamentare trapanese Pamela Orrù “I nuovi criteri  consentiranno ad una platea più ampia di comuni montani di beneficiare di tali esenzioni. Il decreto approvato rappresenta una risposta concreta del Governo a coloro che operano nel settore agricolo, risolvendo i problemi amministrativi e tutelando coloro che operano nel settore e vivono di agricoltura nei territori rurali”.

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Audrey Vitale

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Tags: ImposteIMUTasseterreni agricoli