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Il Calcio che rinasce

Erano oltre un centinaio ieri sera, in Piazza Inam. Sciarpe azzurre, giochi d’artificio, in attesa del pullman che riportava a casa chi sul campo di Mascalucia ha conquistato una storica Coppa Italia ed ha dimostrato di non avere paura di vincere. Storica perché per il Marsala 1912 è la prima Coppa Italia in oltre 100 anni di storia. Paura, quella vinta, perchè gli azzurri, dopo tanto tempo, hanno lottato a denti stretti per portare a casa il risultato. L’entusiasmo in piazza, ha ricordato gli anni d’oro fine anni ’90, le sfilate a bloccare il traffico davanti il bar del Cacciatore, Morgia ed Evra, l’intramontabile Nino Barraco, la bandiera Valerio Leto, il cappellino di Ciccio Bifera. Dopo la società è stata travolta da una serie di vicende che hanno rappresentato la morte del calcio. Dopo anni il Marsala ha cercato di risalire il fiume con tante difficoltà. Nella vittoria di mercoledì c’è anche un progetto: quello fermo e concreto di un imprenditore, Luigi Vinci, che ha creduto come pochi nella società. In tutti questi anni, cordate più o meno fasulle si sono sciolte come neve al sole. Ma un plauso va anche ad un allenatore che ha valorizzato il potenziale dei suoi giocatori, Rosario Pergolizzi, come a dire: il benessere di una famiglia dipende da un padre che sa crescere i propri figli con dedizione. Senza turbare questo quadro idilliaco, una domanda, anche banale, bisogna porla: Che fine ha fatto la politica? Il Marsala ha lanciato una sfida vincendo contro il Giarre, ha raccolto intorno a sé tifosi, emittenti radiofoniche e televisive; ma adesso tocca alla prossima Amministrazione puntare sullo Sport, sulle strutture, carenti ed assenti, del nostro territorio, il palazzetto, il manto erboso, i campetti, è lì che nasce il futuro sano dello Sport. Quanto sta accadendo a Trapani deve essere da esempio per la classe imprenditoriale e per la politica locale (anche se per i tifosi è un tasto dolente); ma anche per la cittadinanza, proprio come si faceva negli anni ’60, quando allo Stadio ci si andava a piedi, in massa: ritornate allo Stadio e domenica tifate per il Marsala.

Claudia Marchetti

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