Il deputato regionale Girolamo Fazio ha presentato una interrogazione per chiedere “notizie in merito alla riforma degli II.AA.CC.PP. della Regione siciliana” e per sapere dal Presidente della Regione e dall’assessore alle infrastrutture se “il disagio abitativo crescente nella realtà siciliana richieda” finalmente “politiche efficaci e moderne” che “nel dare risposte ai problemi abitativi integrino gli obiettivi di riqualificazione urbana, con le nuove politiche di welfare e di sostenibilità ambientale”.
«L’interrogazione – spiega il deputato regionale – prende le mosse da ripetute segnalazioni di cittadini trapanesi che lamentano la mancata manutenzione degli alloggi, in special modo nel rione Palma di Trapani. Più o meno le stesse segnalazioni che pervenivano sulla mia scrivania quando ero sindaco della città di Trapani. Ma fin troppo riduttivo mi è apparso concentrare la mia attenzione su una parte dei problemi che investono non solo lo IACP di Trapani ma tutti gli istituti in Sicilia a partire dalla occupazione abusiva degli alloggi (più di 2500 quelli occupati abusivamente in provincia di Trapani, ndr), dal mercato illegale che si sviluppa attorno al fenomeno, fino a giungere alle questioni più ‘politiche’ ed ‘amministrative’: la forzata inazione cui gli enti sono costretti da mesi, quando non addirittura anni, di commissariamenti».
Commissariamenti, viene puntualizzato nelle premesse dell’atto ispettivoche “non hanno mai prodotto risultati che andassero oltre l’ordinaria amministrazione e mai hanno improntato una pur minima politica straordinaria sulle politiche di edilizia residenziale e popolare che riguardassero recupero del patrimonio edilizio e ripristino delle più elementari condizioni di legalità rispetto alle occupazioni abusive”.
«Dal suo insediamento il presidente Crocetta proclama la necessità di riforma degli istituti ma fino ad oggi, a parte nominare commissari uno dietro l’altro – conclude Fazio – , non è andato oltre le dichiarazioni di intenti e, come sottolineato nell’interrogazione “non vi è traccia alcuna, neppure di una bozza legislativa di iniziativa governativa che possa costituire in nuce un avvio su cui attivare un dibattito politico e legislativo da riportare nelle commissioni competenti e poi in aula. Forse per gli IACP è meglio così, perché se la riforma annunciata dovesse realizzarsi come quella delle provincie regionali sarebbe l’ennesimo disastro. Crocetta persevera nella sua politica dell’effetto annuncio ed intanto la Sicilia affoga nei suoi problemi».