Categorie: Io la penso così

Il discorso

Le battute, gli interventi e le parole che i leader politici adoperano molto spesso sono frutto d’estemporaneità. A volte però, in occasioni di particolari uscite pubbliche si preparano (gli preparano?)  gli interventi. Ora noi supponiamo che l’altro ieri, in occasione del commiato dal semestre di presidenza europea, il premier Matteo Renzi abbia “usufruito del suo staff per farsi confezionare il discorso. Testuale: “…gli Italiani, grazie agli 80 euro in busta paga,  oggi sono più ricchi…”. Insomma dopo avere ricevuto il denaro, non sapendo che fare dei soldi in eccesso, risparmiano di più. Non ce l’abbiamo con Renzi, ma vorremmo tanto conoscere l’estensore del pezzo. Sapere se guadagna meno di 1500 euro al mese e se, avendo usufruito del bonus, ora si trova nelle condizioni di risparmiare e magari, approfittando del gruzzolo, si sarà fatto un viaggetto. Quello che si è dimenticato di scrivere nel discorso del premier è che nel 2013 la ricchezza delle famiglie italiane è calata dell’1,4% rispetto all’anno precedente, registrando un riduzione pari a 123 miliardi e che le stime per il 2014 fanno prevedere un’ulteriore riduzione. Per il 2015, tenuto conto dei livelli record delle tasse che peseranno sul groppone degli italiani, meglio stendere un velo pietoso. Si sono dimenticati anche di dire che in Italia il 16,6% della popolazione vive sotto la soglia mensile di 972 euro di spese per nuclei di due componenti e che oltre il 26% degli italiani e il 43% degli stranieri si trova a rischio povertà. Le affermazioni  di Renzi ( e del suo, diciamo così, scrivano) cozzano con l’intelligenza degli italiani, che spendono sempre meno. I pochi fortunati che mettono qualcosa da parte lo fanno per riaccumulare un risparmio perduto. Oggi gli italiani che possono farlo considerano il risparmio come un salvagente alle incertezze attuali.


Gaspare De Blasi

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