A seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini e amministrazioni condominiali, i sindaci dei comuni di Erice, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Egadi, Paceco, Salemi, San Vito Lo Capo e Valderice hanno inviato una lettera all’Ente Acquedotti siciliani per chiedere una moratoria e una verifica in contraddittorio in merito alle eccedenze EAS riguardanti gli anni 2008/2009:
“In disparte la considerazione che detti crediti sono ormai inesigibili – si legge nella missiva – in quanto sottoposti al termine prescrizionale quinquennale previsto dall’art. 2948, n. 4, c.c., la fondatezza degli stessi viene contestata dagli utenti in ragione del ricorrere di alcune diverse circostanze (singolarmente prese o concomitanti).
Più specificamente: 1) il contatore non è funzionante e/o non leggibile; 2) il contatore/appresamento è di vecchia generazione, non dotato di sfiati, e dunque soggetto a cavitazione che altera la veridicità delle misurazioni e fondatezza delle letture dei consumi; 3) Ivi sono casi di eccedenze “impossibili” nei consumi (sia per la consistenza del nucleo familiare sia per il periodo di permanenza degli utenti nelle abitazioni cui è allacciato il contatore, sia perché le utenze sono site in zone urbane non adeguatamente servite, vuoi per condizioni orograficamente disagevoli rispetto alla strutturazione della fatiscente rete e/o del sistema distributivo, sia a causa della nota e datata penuria idrica financo documentata da fatturazione di acquisto di acqua presso privati).
In relazione a quanto testé riportato, richiamati i doveri istituzionali di tutela delle comunità rappresentate, e registrata la comune condivisione di analisi ed intenti in seno alla riunione tenutasi fra i Comuni serviti dall’EAS in data 13/01/2015 in Erice, nonché preso atto della collaborazione delle aderenti Associazioni di Tutela dei Consumatori, Patronati, Comitati di Quartiere e/o di Frazione operanti presso i vari Comuni, ed al fine di assicurare una prima assistenza nei confronti dei cittadini utenti EAS, di fatto privati del debito riscontro e/o interlocuzione informativa nei civici EAS, si avanza sin da ora la richiesta di una moratoria di 60 gg. delle scadenze di pagamento, al fine di procedere ad una verifica in contraddittorio per i casi controversi e/o di dubbia fondatezza che verranno a formalizzarsi, direttamente presso i relativi civici comunali”.