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Pd: in 31 chiedono la "Grande Coalizione". Tra loro anche Parrinello, Vinci e Genna

Il Pd di Marsala è ormai una pentola a pressione. In vista della direzione di lunedì, che dovrebbe chiarire se i democratici marsalesi affideranno alle primarie la scelta del candidato sindaco, con il segretario Alberto Di Girolamo e l’ex consigliere provinciale Annamaria Angileri in pole position, 31 aderenti al Pd lilibetano hanno sottoscritto una lettera, inviata al segretario regionale Fausto Raciti, al suo omologo provinciale Marco Campagna e allo stesso Di Girolamo, in cui si fa riferimento a un’esigenza prioritaria in vista delle prossime amministrative: la definizione del perimetro dello schieramento progressista.
Secondo i firmatari della missiva, la coalizione da proporre agli elettori dovrebbe essere aperta a “tutte le forze politiche impegnate al Governo della Regione, nonché ai movimenti locali riconducibili a tale contesto e ai movimenti di sinistra attivi nella nostra città”.
Una compagine che oltre al Pd, comprenderebbe sicuramente Psi, Udc e Sicilia Democratica. Ma anche Articolo 4, che seppur non avendo un rappresentante nella giunta Crocetta, è considerato ancora parte della maggioranza. Da capire la posizione del Nuovo Centro Destra: teoricamente il partito di Alfano sarebbe fuori da questo contesto, ma se, come pare, trovasse un accordo l’Udc di Sinacori per una lista comune, i giochi potrebbero riaprirsi. Bisognerebbe poi capire dove si collocherà la nuova Democrazia Cristiana di Pino Ferrantelli, che ha già detto esplicitamente di essere disponibile a sostenere un candidato sindaco del Pd, anche se Alberto Di Girolamo e Antonella Milazzo hanno sin qui smentito ogni accordo. Il riferimento ai movimenti di “area” presenti sul territorio, include naturalmente anche Liberi di Massimo Grillo ed eventuali liste civiche. Senza dimenticare Sel e Rifondazione Comunista…Insomma, una maxicoalizione che comprenderebbe un po’ di tutto, secondo una logica evidentemente diversa da quella del segretario Di Girolamo, che finora ha fatto capire di preferire un perimetro più ristretto, che terrebbe fuori Articolo 4, Nuovo Centro Destra e Democrazia Cristiana. Tra i sottoscrittori della lettera, alcuni “big” del Pd di Marsala: l’ex deputato regionale Antonio Parrinello, gli ex assessori della giunta Adamo Antonio Vinci e Antonella Genna, i consiglieri comunali Enzo Russo e Mario Rodriquez, l’ex consigliere provinciale Giovanni Ferracane, il vicepresidente della Camera di Commercio Luigi Giacalone e il presidente della Camera Penale Diego Tranchida. Nella nota c’è spazio anche per alcuni riferimenti programmatici che la prossima amministrazione comunale dovrà seguire.
Questo il testo integrale:
Le imminenti elezioni amministrative di Marsala, quinta città della Sicilia, hanno un valore politico di fondamentale importanza, anche su un piano provinciale e regionale. L’esigenza, infatti, di un rilancio del tessuto produttivo e in particolare dell’agricoltura,un’offerta turistica che valorizzi una città posta al centro del mediterraneo, accanto ai temi legati all’efficienza dei servizi e alla riduzione delle tasse, ad un ruolo centrale del porto e dell’aeroporto, sono alcuni dei temi fondamentali per la crescita economica e occupazionale della città, da cui la coalizione di centrosinistra non può prescindere.
E’ una sfida che richiede, innanzitutto, la costruzione di una “classe dirigente” che, valorizzando quanto di positivo già fatto, sia capace di confrontarsi con i Governi Regionale e Nazionale, di attingere ai fondi comunitari e di attrarre investitori al fine di rilanciare l’economia della nostra città.
L’importanza di tali questioni, pone al PD un’esigenza prioritaria, ossia quella di definire il perimetro dello schieramento progressista che, secondo i sottoscrittori di questo documento, non può non fare riferimento a tutte le forze politiche impegnate al Governo della Regione, nonché ai movimenti locali riconducibili a tale contesto e ai movimenti di sinistra attivi nella nostra città.
Pertanto il candidato sindaco che verrà scelto, o attraverso una proposta unitaria o con lo strumento delle primarie, non può prescindere dall’impegno di costruire uno schieramento e un profilo programmatico consequenziale alle presenti considerazioni.

Vincenzo Figlioli

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