Dopo l’ennesimo crollo-frana ( il rilevato sulla Palermo-Agrigento) o il disastro idrogeologico di Genova e andando indietro, allo sprofondamento delle costruzioni dovuto ai crolli delle volte delle cave di tufo ” a pilere” di Timpone d’Oro del dicembre 1996 a Marsala ( argomento sempre attuale nel territorio marsalese) occorre fare qualche valutazione tecnico-morale? Tra uno scrupoloso rispetto delle norme e la deregulation cos’è da preferire? Occorre la cultura della sicurezza, con persone giuste al posto giusto. Al primo punto nelle costruzioni e nei controlli ci deve essere la sicurezza. Applicando correttamente le norme tecniche non può succedere nulla, salvo l’imponderabile. Applicando il DM 14.01.08, la Legge n.1086/71 e la Legge n.64/74 ecc. non può capitare quello che si legge spesso sulla Carta stampata o sui Mass media, in generale. Il motto deve essere: apprezzare i tecnici giusti per ogni settore e deprezzare la scarsa professionalità. Se si preferiscono gli yesman, per questa loro singolare qualità, vi saranno sempre prime pagine sui disastri.
Gaspare Barraco