«Una Chiesa deve respirare l’aria dell’ambiente che le sta intorno, ecco perché bisogna uscire fuori dalle parrocchie. Il modello della famiglia deve rispecchiarsi nella nostra realtà ecclesiale e, alla luce di questo, alle derive del mondo d’oggi dobbiamo far fronte tutti insieme». Così il Vescovo monsignor Domenico Mogavero è intervenuto al Convegno diocesano di quest’anno, tornato, dopo decenni, a celebrarsi nella Cattedrale di Mazara del Vallo.
Due le tematiche scelte per l’appuntamento annuale sulle tracce del Piano pastorale: La Chiesa e la famiglia da un lato, le prospettive di un nuovo umanesimo dall’altro. La tematica della famiglia è stata al centro della prima giornata di lavori, coordinata dal Vicario generale don Vincenzo Greco e seguita da 250 tra presbiteri, insegnanti di religione, componenti di associazioni vicine alla Chiesa, fedeli. «Non è bene che l’uomo sia solo. L’uomo è povero e ha bisogno di aiuto e noi tutti abbiamo bisogno di essere amati – ha ribadito il docente e biblista don Maggioni – l’amore si esprime nell’accoglienza e spesso esistono famiglie chiuse. Le famiglie devono aprirsi comprendendo che è grazia quello che hanno».
Accanto all’approfondimento teologico, durante il Convegno sono state restituite ai presenti anche una serie di testimonianze vive di coppie con percorsi diversi che, in Cattedrale, hanno raccontato le loro esperienze: Paolo Gandolfo e Mariella Tantaro, coppia sposata di Salemi, che periodicamente incontrano gli alunni delle scuole, «ai quali, tramite la nostra testimonianza, trasmettiamo la gioia di vivere». Marco Livio e Laura Di Salvo, conviventi, lui divorziato, che hanno raccontato il loro percorso insieme: l’incontro casuale a Palermo, l’adorazione eucaristica a San Pietro, il loro impegno nella Chiesa. La testimonianza di una coppia multietnica nigeriana-italiana, formata da Cristiana e Andrea, è stata letta, invece, da Rosa Monteleone. La rilettura sociologica delle testimonianze è stata affidata ai docenti dell’Università Cattolica di Milano, Chiara Giaccardi e Mauro Magatti: «Se avessimo più pazienza nell’ascolto le famiglie respirerebbero di più – hanno detto i due – gli elementi da riscoprire sono generazioni e fare rete, dobbiamo riscoprire il lato umano di una comunità a tratti disumana». Poi la prospettiva: «La famiglia è grande scuola di umanità e ha bisogno di un racconto nuovo. La famiglia è un’avventura. Questo i giovani riescono a percepirlo? Dobbiamo pensare a una famiglia che si rinnova, perché è un organismo vivo se gli diamo forme nuove».
Il Vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, si è poi soffermato sull’umanesimo mediterraneo delle due sponde, sottolineando come «ricchezza, libertà e rinnovamento nascano dall’incontro», mentre il Vescovo di Caltagirone monsignor Calogero Peri ha parlato di civiltà dell’immagine, «dove è cambiata la concezione del tempo, rendendola irreversibile, dove nessuno sa più tenere sospeso un pensiero».
Durante il Convegno diocesano il Vescovo ha illustrato alcuni particolari della Visita pastorale che inizierà il prossimo autunno. Monsignor Mogavero ha anche annunciato che domenica 8 febbraio a Marsala conferirà l’accolitato a Daniele Donato e Marco Laudicina. Sabato 11 aprile, invece, ordinerà presbitero don Nicola Altaserse nella Cattedrale di Mazara del Vallo.