Non sappiamo quanto costano al comune di Marsala queste luminarie che nello scorso fine settimana hanno fatto timidamente la comparsa nelle strade del centro. Per chi non l’ha frequentato di recente, si tratta delle solite lucine “a tendina” che vanno da un lato all’altro delle strade ( noi le abbiamo viste soltanto in via XI maggio, ma è presumibile che ce ne siano altre in alcune delle tante contrade del marsalese). Non è una novità e neppure un’esclusiva. Si fa così dappertutto. Magari collateralmente si organizzano anche altre cose: spettacoli, canti, musiche ecc. Ogni anno ci sono le polemiche che, possiamo riassumerlo così, hanno la caratteristica istituzionale. Ecco le frasi raccolte lo scorso anno, ma potrebbero andare bene anche per gli anni precedenti. “Il sindaco non ha speso nulla per le feste, non sembra neppure Natale”. Oppure, in presenza delle luci festive: “Soldi buttati via, quando c’è chi muore di fame”. Poi c’è la solita polemica “urbanistica”, versante commercianti: “Hanno chiuso al traffico veicolare le strade, ci vogliono fare fallire”. Versante cittadini: “Troppe macchine, non si poteva fare una bella zona pedonale? I commercianti vogliono che la gente entri nei loro negozi con la macchina?” E via così, inutilmente commentando. Quest’anno, non so se ci avete fatto caso, salvo qualche sporadica presa di posizione, tutti zitti. Sarà la crisi che ce ne fa infischiare delle strade e delle luci, “Tanto soldi da spendere non ne abbiamo…”, oppure la quasi assenza di un interlocutore: il comune di Marsala è infatti commissariato “privandoci” così di polemizzare con l’assessore di turno. Si preparano delle Feste particolari. Chi ancora può e vuole, farà la fila ma non nei negozi per acquistare i regali, ma alle poste o in banca per pagare le tasse. Quello che ci daranno con la tredicesima se lo riprenderanno sotto forma di iuc, tasi, tari ecc. Anche a Natale va di scena la finanza creativa