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Qualità della vita: Trapani al 92° posto

Anche quest’anno Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica dei capoluoghi di provincia italiani in cui si vive meglio. Un’iniziativa che ancora una volta conferma il superiore grado di vivibilità delle città del Nord rispetto a quelle del Sud, penalizzate dall’emergenza lavoro, da un’insufficiente attenzione all’ambiente e dai soliti ritardi sul fronte delle infrastrutture e dei servizi. Aspetti, questi ultimi, che poi risultano decisivi nel calcolo dei diversi indici presi in considerazione per la ricerca.
Secondo i dati raccolti per il 2014 dal quotidiano di Confindustria, la provincia in cui si vive meglio è Ravenna, seguita da Trento e Modena. Tra le grandi città, da segnalare l’8° posto di Milano e il 12° di Roma, in crescita rispetto al 2013. Per trovare la prima provincia del Sud, bisogna scendere al 75° posto, dove troviamo Ragusa. Poco più giù Siracusa (83esima) e poi Trapani, che si piazza al 92° posto, facendo segnare un miglioramento di sei posizioni rispetto al 2013. La classifica delle province siciliane viene completata da Messina (94esima), Palermo (95esima), Catania (99esima), Enna (101esima), Caltanissetta (102esima) e Agrigento, che con il suo 107° posto chiude mestamente la graduatoria.
La classifica de Il Sole 24 Ore mostra ancora una volta la difficoltà delle Amministrazioni pubbliche meridionali e siciliane in particolare”, ha dichiarato il Presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, commentando la classifica sulla qualità della vita nelle 107 province italiane. “Nonostante lo sforzo di tanti Amministratori locali, che in alcuni casi ha riscontro in significativi avanzamenti nella classifica nazionale – continua Orlando – resta il fatto che gli Enti locali siciliani soffrono delle scellerate politiche nazionali di tagli indiscriminati alla spesa pubblica, aggravate nel nostro contesto da altrettanto gravi e discutibili scelte del Governo regionale”.
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Vincenzo Figlioli

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