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La vite ad alberello di Pantelleria è ufficialmente Patrimonio Unesco

E’ ufficiale. Con voto unanime, la tipica coltivazione della vite ad alberello di uve Zibibbo che caratterizza l’isola di Pantelleria, entra a far parte della  prestigiosa Lista dei Patrimoni Culturali dell’Umanità.
Grande soddisfazione per il comitato proponente la candidatura, nessun Paese, prima dell’Italia, era mai riuscito ad iscrivere nella lista una pratica agricola.  A partecipare alla seduta che ha decretato il titolo, svoltasi oggi pomeriggio a Parigi, il Sindaco Salvatore Gabriele,  l’Assessore all’Agricoltura, Graziella Pavia, e il consigliere Loredana Salerno.

La pratica dell’allevamento della vite ad alberello di Pantelleria ha ottenuto il riconoscimento per cui tanti panteschi si sono impegnati negli ultimi anni” si legge in una nota emanata dal Comune di Pantelleria – Un riconoscimento che va a tutta la comunità che ha saputo cogliere, continuare e proteggere la tradizione arrivata da secoli di storia e di attenzione al territorio isolano. I patrimoni orali e immateriali dell’umanità sono espressioni della cultura immateriale del mondo che l’UNESCO ha inserito in un apposito elenco, per sottolineare l’importanza che esse hanno secondo tale organizzazione. I capolavori immateriali si affiancano ai siti patrimonio dell’umanità: mentre questi ultimi rappresentano cose tangibili (come un parco naturale, una città o un complesso archeologico), i primi rappresentano antiche tradizioni che spesso non hanno una codificazione “scritta” ma sono tramandate oralmente nel corso delle generazioni.

L’art.2 della Convenzione definisce così i patrimoni culturali immateriali:
«… le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how– come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana»
Dopo il primo parere favorevole espresso il mese scorso dal Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, nel pomeriggio di oggi, 26 novembre 2014, è arrivato il parere definitivo dell’Assemblea Generale degli Stati Parte, cioè degli Stati che hanno ratificato o adottato la Convenzione del 2003. Assemblea che rappresenta l’organo sovrano della Convenzione stessa, nata per salvaguardare il patrimonio culturale immateriale.
Da Parigi giunge la grande soddisfazione espressa dal sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, dall’Assessore all’Agricoltura, Graziella Pavia, e dal consigliere Loredana Salerno che hanno partecipato alla seduta parigina presso la sede UNESCO. Ora bisogna mettere a frutto in sinergia questa grande opportunità e lavorare per il bene dell’isola e di tutta la comunità.

Audrey Vitale

Audrey Vitale

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Tags: PantelleriaUnesco