Si tratta del processo che si sta celebrando davanti al collegio presieduto dal giudice Sergio Gulotta (a latere Pierini e Moricca). Alla sbarra sei persone accusate di associazione a delinquere e truffa, secondo l’accusa avrebbero imbrogliato un’agenzia assicurativa per risparmiare sulla classe di merito delle auto assicurate. Questi gli imputati: Elena Cudia, titolare della ditta di autonoleggio “G.P. Rent a car”, il marito della donna, Giuseppe Genna, gestore, “di fatto” della ditta. Entrambi i coniugi sono assistiti dagli avvocati Stefano Pellegrino e Maurizio D’Amico (quest’ultimo ieri era in aula), Giovanni Anselmi e Salvatore Lo Grasso, collaboratori della ditta di noleggio, Francesco Lo Grasso, difeso da Paolo Paladino e dall’avvocato Vita, e Pietro Barraco, difeso dal legale di fiducia da Giacomo Cannizzo.
A far scaturire le indagini è stata una denuncia presentata dall’Italiana spa, agenzia di assicurazioni presso la quale erano stati stipulati i contratti assicurativi di buona parte delle auto dell’autonoleggio marsalese. Sono stati ascoltati in aula tre ex dipendenti dell’assicurazione: Ninfa Valenti, Mirella Barraco e Carmela Spada che hanno chiarito l’iter burocratico necessario per stipulare una polizza. Si tratta degli ultimi tre testi di difesa, tutte addette alla ricezione dei documenti che poi venivano inviati alla direzione centrale. Hanno tuttavia detto che non hanno mai ricevuto alcun appunto, né richiamo. Nella prossima udienza, fissata per il 28 novembre, le parti saranno chiamate a presentare ulteriori richieste di formazione di prova (secondo l’ex art. 507). Seguirà la discussione finale.